Il presidente del consiglio ha parlato al telefono con il presidente ucraino Zelensky
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’Italia ha confermato l’amicizia al popolo ucraino e la condanna degli attacchi della Russia ai civili. Draghi “ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l’Italia sostenga l’appartenenza dell’Ucraina alla famiglia europea“.
Della conversazione ha parlato sul suo profilo Twitter anche Zelensky, che ha sottolineato come si sia parlato anche della richiesta dell’Ucraina di aderire all’Unione europea. Nessun accenno invece, nel colloquio con Draghi, alla richiesta di istituire una no-fly zone sui cieli ucraini. Tema su cui Kiev preme da giorni, nonostante i ripetuti no della Nato.
L’ultimo appello social di Zelensky, di poco precedente il colloquio con Draghi, è stato particolarmente drammatico: “chiudete i nostri cieli ai missili e alle bombe russe – ha detto il presidente ucraino rivolgendosi all’occidente – create uno spazio aereo umanitario, per proteggere le persone. Voi potete farlo. Se non lo fate, se non ci date nemmeno i jet per proteggerci da soli c’è una sola conclusione: Anche voi volete che ci uccidano lentamente“.
Ieri è di nuovo saltata la tregua umanitaria a Mariupol. Nonostante il cessate il fuoco, i bombardamenti russi hanno impedito l’evacuazione dei civili, a cui è stato consigliato di restare nei rifugi.
Sui corridoi umanitari ha insistito papa Francesco, che all’Angelus ha parlato del conflitto in Ucraina. “La guerra è una pazzia. Fermatevi: per favore, guardate questa crudeltà“. Bergoglio ha anche aggiunto che “la Santa Sede è pronta a fare quanto necessario” per la pace.
E intanto Putin non si ferma, nonostante le lunghe interlocuzioni con gli altri leader mondiali. Il presidente russo, che sabato ha ricevuto al Cremlino il primo ministro israeliano Bennett, ieri ha di nuovo parlato con il presidente francese Macron e con quello turco Erdogan.