Il presidente ucraino resta a Kiev, ormai assediata dalle truppe russe
E’ iniziato il terzo giorno di guerra, le truppe russe assediano Kiev. Nella capitale, dove cominciano a scarseggiare cibo e medicine, si sentono esplosioni e spari. Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto con un video per incitare il suo popolo a combattere e per smentire voci di un suo allontanamento dalla capitale. “Non deponiamo le armi, continuiamo a difendere il nostro paese. Io sono qui, non credete alle fake news“. Avrebbe anzi rifiutato l’offerta americana di evacuazione.
Il presidente ucraino poco fa ha fatto sapere di aver avuto un colloquio telefonico con Mario Draghi. Zelensky ha affermato che il presidente del consiglio italiano sostiene la disconnessione della Russia dallo Swift come sanzione per l’invasione. Lo Swift è il codice che permette gli scambi bancari e i pagamenti tramite bonifico.
Zelensky, che questa mattina ha parlato con il presidente francese Macron, ha anche sostenuto che armi ed equipaggiamenti stanno arrivando in Ucraina. In un altro tweet, Zelensky ha rilanciato il tema dell’adesione dell’Ucraina all’Unione europea: “E’ un momento cruciale per chiudere la discussione e decidere“, ha scritto.
Che il ruolo dell’ex comico diventato presidente sia chiave, è dimostrato anche dallo stesso Vladimir Putin. Il presidente russo ha chiesto ai militari ucraini di rovesciare Zelensky e prendere il potere. Le voci, che si erano diffuse in serata di una possibile trattativa per arrivare ad una tregua non hanno quindi trovato conferma e i combattimenti vanno avanti.
Per Macron “la guerra durerà“, quindi è meglio che ci prepariamo. Il presidente francese ha parlato al Salone dell’agricoltura a Parigi. “Sicuramente ci saranno conseguenze sulle nostre esportazioni”, ha aggiunto. La Francia è, insieme a Italia e Germania, sulla linea della gradualità rispetto alle sanzioni a Mosca.
Nella notte il consiglio di sicurezza delle Nazioni unite non ha approvato, come era prevedibile, una risoluzione contro l’invasione, per il veto russo. La Cina però non si è schierata la fianco di Putin ma si è astenuta.