La Plenaria ha approvato i nuovi regolamenti Ue sul certificato Covid digitale. Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR.
Ieri sera, mercoledì 8 giugno 2021, il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo al Green pass, il certificato digitale dell’Ue che attesterà la vaccinazione contro il Covid-19, l’avvenuta guarigione o l’aver effettuato un tampone con esito negativo da parte dei cittadini europei o residenti nel Vecchio Continente. Tale misura permetterà di viaggiare più facilmente nei Paesi dell’Unione europea, senza doversi sottoporre a periodi di quarantena o test obbligatori, in un momento cruciale per il rilancio del turismo in Italia e più in generale in tutta Europa.
Il testo dovrà ora essere formalmente adottato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal primo luglio 2012 e resterà in vigore per 12 mesi. Un quadro comune dell’Ue renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l’Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni.
La Plenaria ha approvato i nuovi regolamenti Ue sul certificato Covid digitale con 546 voti a favore, 93 contrari e 51 astenuti, per quanto riguarda la mozione sui cittadini dell’Ue, e 553 favorevoli, 91 contrari e 46 astensioni per ciò che concerne i cittadini di altre nazionalità ma residenti nell’unione europea.
Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il Coronavirus, con una validità di 9 mesi, o ha effettuato un test recente con esito negativo entro le 48 ore o infine che è guarita dall’infezione, in quest’ultimo caso con una validità di 6 mesi. In definitiva si tratta di tre certificati distinti.
Durante i negoziati tra le istituzioni, gli eurodeputati hanno ottenuto un accordo che stipula che gli Stati dell’Unione non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari del Green Pass – come quarantena, autoisolamento o test – “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica“. Eventuali misure restrittive dovranno essere notificate, se possibile, con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre il pubblico dovrà ricevere un preavviso di 24 ore.
I Paesi dell’Ue sono incoraggiati a garantire che i test abbiano prezzi abbordabili e siano ampiamente disponibili. Su richiesta del Parlamento, la Commissione si è impegnata a mobilitare 100 milioni di euro dallo strumento per il sostegno di emergenza per consentire agli Stati membri di acquistare test per il rilascio di certificati di test digitali Covid dell’Ue.
Con il Green pass europeo potranno ritornare in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l’estate. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia in riferimento al via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid dell’Ue.
“Per l’Italia– sottolinea la Coldiretti – si tratta di una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei erano crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione. Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è infatti strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa che ammonta per il periodo estivo a 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir“.
Ma secondo l’associazione il certificato digitale sarà importante anche per le vacanze degli italiani che in più di un caso su tre (36%) non hanno ancora deciso la meta da raggiungere a causa delle incertezze legate all’evoluzione della pandemia, mentre in altri casi (in particolar modo tra i cittadini più giovani) per programmare le proprie vacanze si attende la prima vaccinazione.