Il Governo è impegnato senza sosta nella gestione di quella sembrerebbe essere la fase discendente della quarta ondata di Covid. Fonti interne all’esecutivo fanno sapere che nella giornata di ieri è arrivata l’intesa su una delle questioni più importanti che caratterizza l’ultimo Dpcm: quali attività saranno esentate dal richiedere il Green pass rafforzato o il Green pass base? Ricordiamo che il decreto in questione è quello che il 5 gennaio scorso ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50.
La lista delle uniche attività dove a partire dal primo febbraio si potrà accedere senza esibire la certificazione verde, semplice o rafforzata, dovrebbe essere composta da negozi di generi alimentari, mercati, ambulanti, supermercati, negozi del settore sanitario, ottici, attività adibite alla vendita di pellet o legna per il riscaldamento e benzinai.
Oltre ai settori sopracitati non potevano mancare nell’elenco anche farmacie e parafarmacie, settori di fondamentale importanza anche per chi non è in possesso della certificazione verde. Mentre un discorso a parte meritano i centri commerciali dove potrebbe essere consentito andare senza Green pass al supermercato e in quelle attività che siano in grado si soddisfare “le esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso.
Mentre si starebbe facendo un’attenta valutazione su tabaccai e edicole, che potrebbero rientrare tra le categorie esentate dall’obbligo di presentare il certificato verde solo nel caso in cui si tratti di chioschi all’aperto o di distributori automatici di sigarette. Mentre per le attività al chiuso che vendono giornali, libri e articoli di cartoleria è quasi scontato che il Green pass sarà obbligatorio.
Inoltre il Mise ha proposto l’introduzione di alcune clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna.