Sarà possibile ottenerlo, sia in formato digitale che cartaceo, attestando il completamento dell'intero ciclo vaccinale, la guarigione dal virus o test molecolare o rapido con esito negativo.
Arriva la firma finale delle istituzioni Ue sul regolamento che istituisce il certificato digitale Covid Ue, noto anche come digital Green pass, per facilitare gli spostamenti all’interno dell’Unione e contribuire alla ripresa economica.
Il primo ministro portoghese, Antonio Costa, in rappresentanza degli Stati membri, il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, hanno siglato il testo finale questa mattina al Parlamento europeo. L’entrata in vigore dei certificati è prevista per il primo luglio.
Il certificato Covid digitale dell’Ue, o Green pass Ue, ha come scopo principale quello di agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini all’interno dei Paesi dell’Unione europea. Il certificato verrà introdotto negli Stati membri dell’Ue: i Paesi possono già iniziare a rilasciare e utilizzare tale documento, la cui entrata in vigore ufficiale è prevista a partire dal 1º luglio 2021.
Il pratica si tratta una certificazione, in formato cartaceo o digitale, che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 (con entrambe le dosi), la completa guarigione dal virus o il referto di un test molecolare o antigenico rapido che riporti un risultato negativo.
Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Il Green pass Ue contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione. Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.
Per le persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale (doppia dose AstraZeneca, Pfizer e Moderna o monodose Johnson & Johnson) sarà valido 14 giorni dopo l’inoculazione dell’ultima dose. Il certificato viene rilasciato dalla struttura sanitaria o dal medico che effettua la vaccinazione.
Per questo specifico caso va evidenziata una differenza sostanziale tra il Green pass italiano e quello dell’Ue: la certificazione italiana permette di circolare tra Regioni o Provincie autonome in zona rossa o arancione e partecipare a cerimonie, feste private o altre manifestazioni in cui espressamente richiesto. Secondo quanto previsto dal governo il rilascio della certificazione verde può avvenire sia alla conclusione dell’intero ciclo vaccinale che dopo 15 giorni dalla somministrazione della prima dose.
Per le persone guarite dal Covid il pass viene rilasciato contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. In questi caso il documento digitale ha una validità di 6 mesi.
Come ultima possibilità per ottenere il certificato digitale dell’Ue si può effettuare un test molecolare, che ha una validità di 72 ore, oppure un test rapido, la cui validità è di 48 ore. Come è facile intuire in entrambi i casi il risultato del test deve essere negativo, esito che viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio in cui si effettua il test molecolare o antigenico.
Anche in questo caso c’è una piccola differenza con il Green pass italiano: per il certificato nazionale sia il test molecolare che sia il test rapido hanno una validità di 48 ore dalla data in cui è stato effettuato.