Certificazione verde obbligatoria per personale scolastico e studenti universitari. Anche per i passeggeri dei mezzi di trasporto che attraversano due o più Regioni, traghetti esclusi.
Secondo quanto emerso in cabina di regia il Governo sarebbe orientato a rendere obbligatorio il Green pass per tutto il personale scolastico e per gli strudenti universitari. La decisione finale sarà decisa nel corso del Consiglio dei ministri previsto questo pomeriggio. Restano ancora da definire le sanzioni da applicare nei confronti di coloro i quali, tra il personale scolastico, non intenderanno vaccinarsi. Fonti governative preannunciano che chi non potrà recarsi al lavoro perché non dotato di certificazione verde sarà considerato assente ingiustificato.
Mentre sembra più complicato trovare un accordo tra le diverse anime della maggioranza per quanto riguarda l’eventuale obbligatorietà della certificazione verde anche per gli studenti con più di 16 anni. L’unica certezza è che i tamponi per gli studenti delle scuole secondarie avranno prezzi calmierati: attualmente il costo di un test rapido varia dai 15 ai 40 euro, l’obiettivo è quello di arrivare ad una cifra massima compresa tra i 6 e i 7 euro.
Collegato direttamente alla scuola è il settore dei trasporti, argomento trattato in cabina di regia e sul quale sono previste alcune importanti novità. Il Cdm dovrebbe decidere per l’aumento della capienza dei trasporti a lunga percorrenza, treni in primis, che dovrebbe passare dall’attuale 50% della capienza massima consentita all’80%.
Per quanto riguarda l’obbligatorietà del Green pass sui trasporti a lunga percorrenza potrebbe entrare in vigore a partire dal 20 agosto, e non dal 1 settembre come previsto inizialmente. La ministra per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, ha sottolineato che il Green pass non sarà obbligatorio per il trasporto locale e i treni regionali.
La certificazione verde potrebbe essere resa obbligatoria solo su autobus, treni e aerei che attraversano almeno due Regioni. Discorso diverso per i traghetti che potrebbero essere esentati dalla norma, anche se si sta ancora ragionando se introdurre o meno la misura sulle imbarcazioni che attraversano lo Stretto di Messina.
Notizie positive sul fronte alberghi, tra le attività maggiormente penalizzate dalla pandemia: i clienti che vorrano accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Secondo quanto emerso da alcune fonti presenti in cabina di regia alcuni esponenti della maggioranza avrebbero voluto introdurre l’obbligo anche negli alberghi, ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma.
Il ministro della Sanità, Roberto Speranza, ha annunciato che il periodo di quarantena per chi abbia completato il ciclo vaccinale, in caso di contatto con un positivo al Covid, durerà sette giorni e non più dieci. I nuovi termini dovrebbero essere indicati da una circolare del ministero della Salute: la quarantena potrà terminare al settimo giorno, dopo eseguito un tampone il cui esito deve risultare negativo.
Chi ha fatto due dosi del vaccino di Reithera sarà esentato dal Green pass, mentre chi ha fatto una sola dose dovrà effettuare la seconda dose con un vaccino riconosciuto, in maniera tale da ottenere la certificazione verde. È quanto emerso in cabina di regia. L’esenzione è legata al fatto che il certificato può essere riconosciuto solo a chi abbia fatto un vaccino già vidimato dall’Ema.
Qual è il vostro pensiero sull’obbligatorietà del Green pass per determinate categorie professionali e nei mezzi pubblici di trasporto a lunga percorrenza? Esprimete la vostra opinione nella sezione commenti.