Nella conferenza stampa del premier Mario Draghi con i ministri Roberto Speranza e Patrizio Bianchi, il governo apre al Green pass obbligatorio e alla terza dose
L’orientamento del governo è quello di estendere la vaccinazione. Si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose? A questa domande dei giornalisti la risposta di Draghi è stata un chiaro e netto “Sì a entrambe le domande”.
La campagna procede spedita. Il Governo fa sapere che il al 70% della popolazione è vaccinato e alla fine si arriverà all’80%. “Ribadisco l’invito a vaccinarsi, un atto verso se stessi e gli atri” ha aggiunto il premier.
Draghi è contento per l’adesione massiccia dei giovani alla vaccinazione che unita alla “copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura elle scuole. La scuola in presenza è sempre stata una priorità”.
Il premieri ha espresso solidarietà a coloro che sono stati vittima dell’odiosa violenza dei no vax, e si è detto incoraggiato dai dati sulla ripresa italiana.
“L’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene”. Nel mercato del lavoro “ci sono anche situazioni riprovevoli e anche lì si dovrà intervenire caso per caso ma generalmente la situazione è favorevole”.
Draghi però non vuole peccare di troppo ottimismo “Non credo valga la pena compiacersi troppo di queste cifre” di crescita dell’economia, “sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie“.
Sulle riforma il governo i primi provvedimenti che l’esecutivo affronterà sono: le leggi delega di concorrenza e fisco, le politiche attive del lavoro e gli ammortizzatori sociali. Poi pensioni e quota cento.