Letta difende Draghi: bene la strigliata del premier ai partiti
Al primo congresso di Azione, che oggi nominerà Carlo Calenda segretario, sono sfilati i governisti di tutti i partiti. In particolare di Pd e Lega.
Il segretario dem Enrico Letta, soprattutto, si è schierato dalla parte di Mario Draghi, approvando la “strigliata” ai partiti del presidente del consiglio dopo il caos sul decreto milleproroghe alla camera. “Draghi ha fatto bene, lo invito a essere determinato“, ha detto Letta. Che poi ha assicurato: “Lavoriamo perché il governo Draghi completi il suo lavoro senza ambiguità. E’ impegno che ci prendiamo“. E Letta ha precisato i termini del nuovo metodo che sarà attuato nella dialettica tra governo parlamento: “ci sono temi negoziabili che vanno distinti da quelli non negoziabili e su questi va bene mettere la fiducia“. Insomma, il Pd farà di tutto perché il governo Draghi arrivi a fine legislatura. Questo nonostante i dubbi sul calo di consenso elettorale che un appoggio incondizionato all’esecutivo potrebbe comportare.
Meno esplicito, ma deciso a “blindare” l’ex presidente della Bce fino a fine legislatura, anche Giancarlo Giorgetti, intervenuto al congresso di Azione in collegamento. “Serve un governo che decida, una democrazia che aiuti la crescita senza pensare a tornaconti elettorali“, ha detto il ministro dello sviluppo economico. Il vicesegretario della Lega intravede e auspica un anno di riforme: “Ma ora al di là delle baruffe quotidiane – ha spiegato – i richiami che vengono sull’aggiornamento delle istituzioni siano ineludibili, penso ai tre poteri, ma anche al rapporto tra governo e parlamento“.
Disposto ad abbassare i toni anche il Movimento 5 stelle. Il ministro Federico D’Incà lo ha spiegato parlando a Radio1: “Ogni volta che il governo va sotto in una commissione – ha ammesso l’esponente 5 stelle – chiaramente si verifica una forte tensione tra l’esecutivo e il potere legislativo“. Ma adesso, ha aggiunto il ministro per il Rapporti con il parlamento, bisogna puntare all’obiettivo. “E’ il momento del rilancio e della responsabilità da parte di tutti e per poter restare uniti serve un confronto continuo come ha chiesto il Presidente Draghi. Se necessario, anche con nuovi metodi di confronto“.