Secondo Reuters, Google ha temporaneamente bloccato diverse cassette postali del ministero per impedire ai talebani di rintracciare gli oppositori.
Secondo quanto riferito da Reuters, Google sta lavorando per cancellare le tracce digitali delle istituzioni afghane dopo l’arrivo del regime talebano. Il colosso americano ha infatti bloccato temporaneamente diverse cassette postali di dipartimenti governativi e personaggi politici per impedire ai talebani di raggiungere i loro nemici. Questi ultimi infatti non esiterebbero a sfruttare i dati digitali nelle loro mani per identificare e rintracciare gli avversari. Sebbene Google non abbia confermato di aver bloccato gli account del governo afghano, la società ha affermato che stava “prendendo misure temporanee per proteggere gli account interessati”.
I timori sembrano fondati. Un dipendente dell’ex governo afghano ha detto a Reuters che i talebani stavano facendo di tutto per accedere al servizio di messaggistica del ministero per cui lavorava. Lo scorso gennaio, secondo quanto riferito, i fondamentalisti avrebbero chiesto al dipendente di conservare tutti i dati ospitati sui server del ministero. Fortunatamente l’uomo ha tergiversato per prendere tempo e non cedere alle pressioni dei talebani ma ora è costretto a nascondersi.
Secondo Reuters, citato dal New York Post, quasi venti agenzie governative afgane hanno utilizzato i server di Google per gestire la loro messaggistica ufficiale, come il Ministero delle Finanze, dell’Industria e dell’ Istruzione Superiore. Il contenuto di queste banche dati potrebbe fornire ai talebani informazioni preziose su ex funzionari, ex ministri o alleati tribali. “Darebbe loro una vera ricchezza di informazioni”, conferma Chad Anderson, un ricercatore di sicurezza con una società di intelligence.