• 24 Novembre 2024
  • ECONOMIA

Gkn di nuovo in piazza nel giorno della liberazione di Firenze

I lavoratori Gkn sono diventati il simbolo degli operai che vogliono cambiare gli ingiusti rapporti di forza stabiliti in alcune realtà tra industriali e operai e scendono di nuovo in piazza in un giorno carico di significati

Gli operai ne sono convinti, le nuove mail con cui la proprietà, Melrose Industries si rivolge ai lavoratori della GKN, con le quali comunica che intende procedere con i licenziamenti a dispetto di tutto, sono un nuovo schiaffo all’intero territorio e non solo a tutte quelle industrie italiane soggette agli umori di proprietà dedite esclusivamente al profitto.
In una nota gli operai scrivono: “Siamo chiamati tutti a reagire e lo faremo anche la sera dell’undici agosto, il giorno della liberazione di Firenze dall’occupazione tedesca.”

Un fondo finanziario contro 500 famiglie

La lotta è impari: un fondo finanziario che reclama uno stabilimento per distruggere ed incassare il rialzo borsistico contro un intero territorio a guardia di 500 posti di lavoro di uno stabilimento costruito da decenni di storia operaia e professionale.
La viceministra Todde che alla metà di luglio ha visitato lo stabilimento per confermare il buono stato di salute dell’azienda, ha rinfacciato alla proprietà l’aver intascato tre milioni di euro per l’acquisto dei macchinari.

Nel secondo confronto in prefettura sul caso Gkn il 4 agosto, l’azienda, collegata in video, ha ribadito la volontà di andare avanti con i 422 licenziamenti e la viceministra Alessandra Todde non ha usato giri di parole: Non veniamo a parlare del fatto che non avete preso finanziamenti pubblici perché state mentendo. Il vostro gruppo ha preso più di 3 milioni di euro di contributi pubblici negli ultimi anni. Soldi dello stato. Casi come il vostro sono irricevibili da parte delle istituzioni, avete fatto una scelta unilaterale non concepibile. Si poteva trovare un interlocuzione condivisa, ma voi non avete voluto discuterne precedentemente“.
Ma la situazione è stagnante. Forse si riuscirà a non far avvicinare la proprietà ai macchinari acquistati con fondi statali, grazie all’ordinanza emessa dal sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi , secondo la quale mezzi pesanti non possono avvicinarsi più di tanto ai cancelli dello stabilimento.

Questa la proposta della vice ministra: “Occorre avviare un percorso, che veda partecipi anche le organizzazioni sindacali, che ci permetta di metterci attorno ad un tavolo a trattare. Le 13 settimane di Cig non hanno un costo per l’azienda e ci permettono di bloccare la procedura di licenziamento. Al termine di queste 13 settimane, valuteremo coralmente come procedere.

In gioco non solo posti di lavoro

I lavoratori sono convinti che non ci sia in gioco solo il loro posto di lavoro ma il futuro di tutti i lavoratori italiani “Quanto è accaduto a noi è il risultato di anni di attacchi al mondo del lavoro – si legge nella nota- “per noi sono licenziamenti , per altri contratti precari, finte partite iva e persino lavoro in nero e l’esito della lotta GKN può rimettere in discussione tutto questo.
Nonostante il caldo infernale di questi giorni e la stanchezza per quanto passato, gli operai intendono scendere nuovamente in piazza, nel cuore di Firenze alle 20,30 al grido\hashtag #insorgiamo.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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