Le esplosioni hanno provocato la morte di una persona e almeno 19 feriti. Arrestati tre palestinesi: si ipotizza possa trattarsi di un attentato terroristico avvenuto per mano della Jihad islamica.
Orrore a Gerusalemme: nella capitale israeliana due esplosioni nei pressi di due diverse fermate dell’autobus hanno provocato la morte di una persona e il ferimento di almeno altre 19. L’ospedale Shaarey TzedekI ha reso noto che uno dei feriti versa in condizioni “critiche”.
La polizia ha arrestato tre palestinesi, sospettati di essere gli autori materiali dell’attentato. Secondo le forze di sicurezza israeliane è molto probabile che le due deflagrazioni si configurino come attentati terroristici da parte della Jihad islamica, ma solo le indagini potranno fare luce su quanto accaduto.
La prima esplosione si è verificata nei pressi di una fermata dell’autobus ai margini della città, dove di solito si accalcano molti pendolari, mentre la seconda è avvenuta a Ramot, un quartiere a nord della città. Gerusalemme non è nuova ad attacchi ricevuti nelle vicinanze delle fermate degli autobus: ad esempio lo scorso agosto avvenne una sparatoria contro un autobus in pieno centro, nelle immediate vicinanze del Muro del Pianto, e furono ferite diverse persone.
Il sospetto è che siano stati utilizzati ordigni piedi di chiodi, secondo quanto riportato da The Times of Israel. Stando alla ricostruzione degli agenti, gli ordigni sono stati lanciati in sacchi e fatti esplodere a distanza.
Daoud Shehab, dirigente della Jihad islamica, citato dalla radio pubblica israeliana Kan ha definito le esplosioni “operazioni eroiche“, messe in atto per ricordare agli israeliani che i luoghi santi islamici rappresentano “una linea rossa” che non deve essere oltrepassata.