La gelosia è un sentimento comune che influisce sullo stato d’animo e sulle emozioni, ma non è una prerogativa dell’uomo, è anche una caratteristica comune a molte specie di animali, tra cui cani e gatti.
I nostri amici pelosi si emozionano e sono capaci di provare gelosia, proprio come l’essere umano; ma in questi casi la differenza tra l’uomo e l’animale è che quest’ultimo non può esprimersi con le parole, quindi comunicano il loro stato d’animo e i loro sentimenti attraverso un altro linguaggio, che avviene tramite tre canali: visivo, uditivo ed olfattivo. Quindi per comunicare con gli altri, persone o animali che siano, inviano determinati segnali con il loro corpo, con suoni o con odori.
La gelosia nell’animale può nascere in diverse circostanze, ad esempio quando questo vede il proprio padrone coccolarne un altro o prestare attenzione ad una persona anziché a lui. E non solo, la gelosia può anche essere rivolta ad oggetti personali dell’animale, come un gioco, la ciotola in cui mangia o la propria cuccia.
Secondo alcune ricerche, alcuni comportamentalisti – medici veterinari specializzati nel trattamento di patologie comportamentali – hanno imparato a riconoscere molti atteggiamenti e segnali riconducibili a questo sentimento. La gelosia si può trasformare in un malessere nell’animale, in aggressività, oppure in un comportamento anomalo che potrebbe venire interpretato come dispetto o ripicca.
Il senso di possesso, come quello di protezione e di territorialità è comune sia nei gatti che nei cani; questi comportamenti devono essere tenuti sotto controllo perché indicano un’insicurezza nell’animale e in alcuni casi può risultare pericoloso, ad esempio se la gelosia si manifesta con l’aggressività.
Con un po’ di attenzione si può comunque tenere conto di alcuni aspetti che possono aiutare a migliorare la convivenza tra animali.
Le motivazioni per cui un animale può provare un sentimento di gelosia verso un altro possono essere diverse, ma fra le principali possiamo trovare:
Questi fattori potrebbero influire in modo negativo sul comportamento dell’animale, la gelosia potrebbe essere così forte da provocargli rabbia e stress e, di conseguenza, reagire con uno stato di nervosismo o di aggressività. Questo vuol dire che l’animale, in base alla sua specie, potrebbe arrivare a rompere volontariamente degli oggetti, urinare in giro per la casa, ringhiare, mordere o abbaiare continuamente nel caso di un cane o soffiare e graffiare nel caso di un gatto.
Inoltre l’animale potrebbe arrivare ad uno stato depressivo, seguito da inappetenza, apatia, poca voglia di giocare e isolamento sociale. Ovvero, l’animale sentendosi trascurato anziché affrontare il suo stato d’animo e il problema che gli provoca disagio potrebbe reagire allontanandosi, isolandosi, come ad esempio lasciare la stanza, nascondersi e “tenere il broncio”.
La gelosia tra animali va affrontata quanto prima, perché fonte di forte stress e disagio.
La prima cosa che bisogna tenere a mente è che cane e gatto hanno comportamenti ed esigenze del tutto differenti: mentre i primi tendono ad essere più “appiccicosi” e bisognosi di attenzione, i secondi sono più indipendenti e spesso esigono il loro spazio. Da non mal interpretare, in quanto tutto ciò non significa che i gatti non abbiano bisogno o non desiderino affetto.
Si è ormai visto come cane e gatto possano vivere insieme in armonia tra loro, nonostante si tratti di specie di animali molto diversi tra loro. Potrà sembrare una cosa abbastanza ovvia, ma a volte i padroni non si rendono conto che creano uno sbilanciamento non accudendo in egual misura i propri animali domestici, questo potrebbe però essere significativo per l’animale per cui potrebbe sviluppare un sentimento di gelosia e compromettere così una serena convivenza.
Tuttavia è fondamentale offrire attenzione ed affetto ad entrambi se si vuole evitare l’insorgenza di gelosia tra loro, nonché le stesse opportunità. Per fare un esempio: se si permette al cane di sdraiarsi sul letto o sul divano questo dovrà essere permesso anche al gatto, e viceversa.
Con alcuni piccoli accorgimenti sarà quindi possibile rendere più serena la convivenza tra i nostri animali, ma soprattutto non bisogna commettere l’errore di dividere la casa in due zone, una per ogni animale, in questo modo sarà sicuramente più difficile che imparino a stare insieme.
Non occorre che questi creino un vincolo di amicizia, per la convivenza in casa sarà sufficiente che si tollerino a vicenda.
Valeria Glaray