Economia sostenibile e ambiente. Sono i due punti fondamentali che il premier Giuseppe Conte, sostenuto dalla Lav, Lega antivivisezione, ma, criticato, in parte da Greenpeace, ha annunciato di voler inserire nella Costituzione. “Già in passato si era proposto di inserire la tutela dell’ambiente in Costituzione, senza alcun esito. Sarebbe forse meglio discutere d’introdurre l’obiettivo della difesa del clima globale come principio. Ma se si vuol fare sul serio, assieme alla modifica del testo costituzionale andrebbe inserita una modifica delle competenze ministeriali“, è scritto in un comunicato da Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia.
«Ci adopereremo affinché la protezione dell’ambiente e delle biodiversità – ha dichiarato il premier Conte -, e auspico anche dello sviluppo sostenibile, siano inseriti tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Tutto il sistema produttivo dovrà orientarsi verso la promozione di prassi socialmente responsabili per rendere più efficace la transizione ecologica verso un’economia circolare». La felicità del ministro dell’Ambiente Sergio Costa per le parole del presidente del Consiglio è stata rafforzata con un “avanti tutta!”, spiegato con: «Il no a nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi, l’inserimento di ambiente, biodiversità e sviluppo sostenibile tra i principi fondamentali della nostra Carta costituzionale, una legge sull’acqua pubblica, la massima priorità al contrasto del dissesto idrogeologico e alla ricostruzione delle zone terremotate, l’accelerazione della transizione ecologica. E, ancora, un green new deal che promuova la rigenerazione urbana, la riconversione energetica alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici, sono solo alcuni dei temi citati dal presidente, e che dimostrano l’importanza che questo esecutivo intende riservare all’ambiente».
Wwf e Legambiente hanno reagito alle parole di Conte ricordando le azioni in questo senso che da anni le associazioni ambientaliste portano avanti. “È una scelta coerente con l’evoluzione della Giurisprudenza costituzionale considerare l’ambiente come valore trasversale costituzionalmente protetto (sentenze 407/2002 e 536/2002) integrando quanto stabilito dall’articolo 9 e inserendo la protezione dell’ambiente e della biodiversità nonché lo sviluppo sostenibile, accanto alla tutela del paesaggio e dei beni culturali già prevista nella nostra Costituzione”, si legge in un comunicato del Wwf. Legambiente, da parte sua, si aspetta dal nuovo governo un segnale concreto già dalle prossime settimane, con la definizione della legge di Bilancio “che deve prevedere la cancellazione di tutti i sussidi alle fonti fossili come più volte sostenuto dalle tre forze di maggioranza”.