La legge finanziaria doveva vedere la luce il primo giorno d’inverno, invece si registra un clamoroso nulla di fatto.
Nonostante le assicurazioni che la maggioranza gialloverde aveva espresso ancora nella mattinata, la presentazione dell’importantissimo documento al Senato è slittato a domani, sabato 22 dicembre. Se la nuova tempistica verrà rispettata si prevede una lunghissima maratona parlamentare, con i senatori impegnati fino a notte fonda a Palazzo Madama, visto che l’opposizione, in particolare Pd e Forza Italia, annunciano una battaglia politica dialetticamente energica, senza sconti. Nel mirino vi saranno due aspetti: 1) i punti caratterizzanti della manovra; 2) le modalità di approvazione, demandata al foto di fiducia al Governo, metodo che non consente un dibattito approfondito e sempre contestato da 5Stelle, quando era all’opposizione.
Facendo un passo indietro, alla giornata di oggi. Cosa ha provocato il sorprendente slittamento a domani? All’ora di pranzo i senatori avevano terminato la discussione generale ed erano pronti a riprendere i lavori a metà pomeriggio. Ma qualcosa è andato storto, nonostante le rassicurazioni del presidente di turno, Roberto Calderoli. In un primo tempo la presentazione del maxi emendamento è slittata alle 20. Un’ora prima l’annuncio imbarazzato che tutto veniva rimandato a sabato 22 dicembre.
Sulle ragioni del nuovo rinvio, nei corridoi di Palazzo Madama sono circolate le ipotesi più disparate e si sono accavallate le voci più fantasiose, che testimoniano di un forte disagio di parecchi senatori di 5Stelle e Lega, che mal avrebbero digerito le modifiche che la finanziaria ha subito negli ultimi giorni.
La notte nei palazzi romani della politica sarà ad altissima tensione e le trattative per spostare cifre e smussare malumori saranno frenetiche. C’è curiosità per vedere che documento prenderà forma alle prime luci dell’alba