LA SPEZIA. Il Bologna si aggiudica ai rigori la 71° edizione della Viareggio Cup. I rossoblu emiliani hanno affrontato il Genoa allo Stadio “Picco” di La Spezia, nella gara diretta dall’arbitro internazionale Luca Banti di Livorno, e sono riusciti ad avere la meglio dopo 120 minuti di un match faticoso ed intenso. I felsinei tornano ad aggiudicarsi il prestigioso torneo giovanile dopo 52 anni, questo titolo rappresenta il secondo nella sua storia. I grifoni hanno lottato fino alla fine e non sono riusciti a realizzare il tris di vittorie del torneo, dopo quelli del 1965 e quello più recente datato 2007.
Si sono affrontate due squadre che attualmente giocano in due categorie diverse: il Genoa sta disputando il campionato primavera 1, la massima serie giovanile, e attualmente occupa la decima posizione, che gli permette si stazionare in una zona di centro-classifica non esaltante ma nemmeno a rischio retrocessione. Il Bologna invece è impegnato nel campionato primavera 2, la serie cadetta, a tre giornate dal termine dalla regular season occupa la prima posizione nel gruppo A. Attualmente ha un margine di vantaggio di cinque punti dalla seconda, se dovesse mantenere la vetta della classifica sino al termine del campionato sarebbe promossa automaticamente nella categoria superiore. In campionato è il team ad avere la miglior difesa, a parimerito con l’Ascoli, a quota 14 reti subite, e il secondo migliore attacco con 40 realizzazioni, dietro al Pescara, capolista nel gruppo B con 46 gol totali.
Nel primo tempo parte meglio il Genoa, che al 11′ minuto sfiora il vantaggio con Cleonise che sfrutta un pallone respinto dalla difesa dagli sviluppi di un corner e col sinistro dal limite dell’area non centra la porta di pochissimo. Cinque minuti dopo si fa vedere il Bologna con Stanzani che mette un’ottima palla in area per Rabbi, il giocatore riceve la sfera spalle alla porta, si gira improvvisamente effettuando un potente tiro che finisce fuori. Al 22′ nuovamente i liguri pericolosi con capitan Karic che effettua un bel dribbling sul lato destro del campo, liberatosi del diretto avversario effettua un preciso cross che Bianchi di testa non sfrutta a dovere. L’occasione più nitida del primo tempo capita nelle mani degli emiliani: Visconti, ex primavera Inter vincitore della scorsa edizione del torneo, entra nell’area avversaria sulla destra ed scocca un diagonale velenoso che non centra la porta e per poco non viene sfiorato da un compagno a centro area. La prima frazione di gioco termina con l’ennesima azione pericolosa del Bologna che con Koutsopias effettua un bel tiro a giro, ma il pallone non centra lo specchio della porta.
Nel secondo tempo si sblocca la gara: al 55′ minuto Cleonise dalla sinistra affettua un passaggio preciso su Bianchi, il giocatore dal limite dell’area effettua una straordinaria ruleta (giro a 360° con la palla) e con un preciso destro fulmina Fantoni. Per l’attaccante genoano, classe 200, questo è il terzo gol nel torneo, il primo su azione considerato che i primi due sono scaturiti da calcio di rigore. Dopo il gol parte una girandola di cambi da una parte e dall’altra, saranno sette in totale per il Bologna e cinque per il Genoa. La partita sembra destinata alla vittoria finale dei liguri, ma al 88esimo Cossalter dalla sinistra effettua un cross in area, il pallone rimbalza davanti al portiere Raccichini che giudica la traiettoria fuori. La sfera invece si insacca in basso a sinistra e determina il pareggio felsineo. Per Cossalter questa è la quarta realizzazione consecutiva in quattro match, tutti ad eliminazione diretta. I novanta minuti terminano in parità e premiano mister Carlo Sabatini, che attraverso i cambi, sopratutto quello di Cossalter, è riuscito a raggiungere un pareggio quasi insperato.
Ad inizio dei supplementari Emanuele Troise, allenatore dei grifoni, effettua gli ultimi due cambi per cercare di raggiungere la vittoria. Ma la fatica e la poca lucidità dei giovani atleti fanno sì che la gara non abbia grandi sussulti e finiscano in parità anche gli ulteriori 30 minuti di gioco. Durante la preparazione ai tiri dagli undici metri si nota tra gli uomini dello staff del Bologna Gianluca Pagliuca, ex portiere della Nazionale di Arrigo Sacchi. Non sappiamo se i consigli i Pagliuca siano serviti al giovane Fantoni, ma proprio quest’ultimo riesce a parare il primo e il settimo rigore, quello decisivo, che sancisce la vittoria finale degli emiliani. Alla fine sono stati calciati sette rigori, i primi due sbagliati da entrambe le formazioni e l’ultimo, il settimo, decisivo calciato da Leon Petrovic parato sulla sinistra da Fantoni, eroe della gara che si commuove durante la premiazione e le interviste di rito.