Una scossa di terremoto di magnitudo 7 è stata registrata alle 8:43 ora locale (le 2:43 in Italia) nel nordest dell’isola di Luzon, la più popolosa delle Filippine e dove è situata la capitale Manila. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 20 km di profondità ed epicentro nella regione di Cordillera.
Secondo i media locali il sisma avrebbe causato due vittime e cinque feriti, oltre a ingenti danni a edifici e strade in particolar modo nelle città di Dolores e Bangued. Le autorità locali hanno riferito del decesso di un operaio edile di 25 anni, rimasto bloccato in un edificio in costruzione crollato al momento del sisma. Il crollo sarebbe avvenuto a La Trinidad, nella provincia di Benguet, 211 chilometri a nord della capitale.
“Il terreno ha tremato come se fosse su un’altalena“, ha raccontato ad Associated Press Michael Brillantes, funzionario della sicurezza della cittadina di Lagangilang, vicino all’epicentro “È stato il terremoto più potente che abbia mai sentito e ho pensato che la terra si sarebbe aperta“, ha aggiunto.
Le Filippine si trovano lungo il cosiddetto “Anello di fuoco” del Pacifico, arco di faglie nel Pacifico in cui si verificano la maggior parte dei terremoti del mondo. Si tratta di una zona che assorbe circa il 90% dell’attività sismica e vulcanica del mondo e che viene saccheggiata da circa 7mila terremoti all’anno, la maggior parte dei quali moderati. È anche colpita da circa 20 tifoni e tempeste tropicali ogni anno, il che lo rende uno dei Paesi più soggetti a disastri al mondo.