A Bologna FICO riprende vita con un nuovo format, studiato per le famiglie, dove cibo e divertimento sono protagonisti.
La pandemia era stato l’ultimo colpo di grazia per FICO EATALY, una situazione che richiedeva una svolta. Così, nel 2020 sono iniziati i lavori di rimessa a posto di questa immensa Fabbrica Italiana Contadina che Oscar Farinetti aveva sognato/realizzato. Un progetto ambizioso che fece di FICO il parco tematico dedicato al cibo più grande d’Europa. Ma qualcosa andò storto, perché l’aspettativa di milioni di visitatori l’anno si trasformò in un’illusione, tanto che in molti pensarono ad un’ idea fallimentare.
Era necessario cambiare il modo di presentarsi e creare un vero parco per divertimenti, un po’ come Disneyland, motivo per il quale venne preso i causa il Gruppo Zamperla, specializzato nella produzione di giostre. Così vengono progettate e realizzate 15 attrazioni a tema ed il Luna Farm cambia subito faccia.
Ci voleva un valore aggiunto e si è puntato sul divertimento, per avvicinare le famiglie al mondo del cibo ed accompagnarle in un itinerario senza precedenti. Ne parla l’amministratore delegato Stefano Cigarini: “Abbiamo ristrutturato Fico in modo che fosse composto di tante isole, paesaggi, soste, per assaporare e visitare mondi diversi“.
Un percorso dove cibo e divertimento accompagnano il visitatore in un’avventura che non ha eguali: 7 aree tematiche, 13 mini fabbriche per comprendere appieno il significato della produzione agroalimentare. E viverla. Una scenografica fontana del vino ed una forma di grana padano gigante – 9 metri ed alta sei – dove scoprire il mondo dei formaggi. Le vigne, gli uliveti ed i frutteti all’aperto.
Poi l’esperienza della mungitura, dove i bambini potranno conoscere manualità antiche per comprendere appieno l’origine del cibo. Anche all’acqua è stato dedicato un padiglione, per capire la biodiversità ittica del nostro Paese.
Cigarini – già amministratore delegato di Cinecittà World – spiega poi che ogni dettaglio è stato pensato anche in nome del risparmio energetico: il tetto è infatti coperto da pannelli fotovoltaici e sottolinea quante persone abbiano lavorato a questo grande progetto cha ha impiegato un’ingente forza lavoro.
Il rilancio di Fico è costato un aumento di capitale di 5 milioni di euro, a fronte di due anni in perdita, ma le aspettative sono degne e le previsioni ottimistiche. La risposta finora c’è stata: i primi giorni dell’ inaugurazione c’erano file all’entrata ed il numero di visitatori fa ben sperare.
Tradizione e scoperta, divertimento e famiglia, valori che contano, con il progetto di esportare Fico in tutto il mondo, per ricordare ancora una volta che il cibo italiano non ha confini ed è puro divertimento!
Dalla Stazione di Bologna c’è un efficiente servizio di navetta che porta direttamente nel parco. Sono stati studiati diversi pacchetti famiglia per rendere la visita il più piacevole/interessante possibile, tra degustazioni, divertimento e partecipazione a corsi per un’esperienza unica.
Il parco è aperto dal giovedì alla domenica con i seguenti orari: dalle 11:00 alle 22:00, solo il sabato fino alle 24:00. Sono previste alcune aperture straordinarie come ad esempio il prossimo 4 ottobre (San Petronio, festa patronale di Bologna) e il 1 novembre (festività di Ognissanti): entrambi i giorni cadono di lunedì.