Dopo due anni di pausa a causa della pandemia, l’Ambasciata della Romania in Italia ha organizzato, martedì sera, all’Auditorium di Roma, un concerto per i partner diplomatici. L’evento si è svolto in occasione della Festa Nazionale della Romania, celebrata ogni 1 Dicembre. La serata è stata una circostanza per ricordare i legami economici e diplomatici tra i due paesi.
L’Ambasciatore della Romania in Italia, George Bologan, ha ricordato che l’Italia è il principale investitore straniero in Romania. Con 19 mila società italiane in Romania e 26 mila società romene in Italia, gli scambi economici hanno raggiunto il record di 15,64 miliardi di euro nel 2019. Si tratta del valore più alto registrato negli ultimi 10 anni. Con la pandemia, le cifre hanno subito un ribasso, ma da quest’anno si è verificata una ripresa. Il Sottosegretario presso il Ministero degli Affari Esteri, Benedetto della Vedova, ospite d’onore della serata, ha confermato che nel primo trimestre del 2021, il tasso di interesse commerciale è aumentato del 24%.
Un evento planetario come la pandemia ha messo a dura a prova le nazioni anche dal punto di vista diplomatico. Attraverso il meccanismo di protezione civile europeo, la Romania ha inviato in Lombardia, il 7 aprile 2020, undici medici e quattro infermieri. Seguendo lo stesso iter europeo, l’Italia le ha spedito, il 12 ottobre 2021, 5.200 dosi di anticorpi monoclonali . Esse hanno guarito 200 persone negli ospedali romeni messi a dura prova in questo periodo.
Il concerto straordinario in occasione della Festa Nazionale della Romania è debuttato con gli inni nazionali dei due paesi. L’orchestra della Facoltà di Musica e Teatro dell’Università dell’Ovest di Timisoara insieme al famoso violinista romeno, Alexandru Tomescu, sono riusciti a creare un’atmosfera culturale di alto livello. Per i giovani musicisti coordinati dal direttore d’orchestra Sebastian Felea, è stata la prima esperienza all’estero su un palco prestigioso come quello della Sala Petrassi.
Timisoara, la loro città di provenienza, sarà la Capitale Europea della Cultura nel 2023. A dare un tocco di classe alla serata sono state le proiezioni video con i posti da visitare in Romania. L’orchestra ha concluso il concerto con l’interpretazione di Arrivederci, Roma, una trasposizione tra i due mondi rappresentati durante l’evento.