L’evento è stato seguito con grande emozione e trepidazione dai volontari. Si è schiuso il primo uovo della coppia di falchi pescatori che ha nidificato nell’Oasi Wwf di Orbetello. La schiusa è avvenuta nella notte del 28 aprile. Tre le uova – commenta l’associazione ambientalista – “deposte in giorni diversi, a cominciare dal 20 marzo. È quindi ipotizzabile che la prima sia quella che si è schiusa ieri”. “I genitori, Mora e Orbetello – prosegue il Wwf -, hanno utilizzato ancora una volta il nido artificiale appositamente costruito per loro dagli operatori dell’Oasi nella zona di riserva integrale della Laguna di Ponente, lontana dai percorsi di visita guidati”.
Un nido che è attrezzato con un sistema di video che consente di osservare le immagini registrate sulla pagina Facebook delle Oasi WWF e del ‘Progetto falco pescatore’. Il falco pescatore, specie particolarmente protetta, svernava spesso nell’Oasi di Orbetello ma solo nella primavera 2018 è tornato a nidificare, quando nacquero 3 pulcini proprio grazie a Mora, femmina nata in Corsica e poi inanellata nel 2013. In questi anni il ritorno del falco pescatore in Maremma, spiegano al Wwf, è avvenuto anche grazie al progetto di reintroduzione che ha visto la collaborazione tra la riserva naturale di Scandola in Corsica e il Parco regionale della Maremma. “Siamo felici ed orgogliosi che l’Oasi Wwf di Orbetello sia una casa sicura e accogliente per il falco pescatore – commenta felice Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia -. Ora attendiamo la schiusa delle altre 2 uova e guardiamo con fiducia alla ripresa di una specie straordinaria, data per estinta in Italia 40 anni fa”.
Norbert Ciuccariello