Lewis Hamilton è campione del mondo della Formula 1 per la settima volta nella carriera. “Queste cose vanno oltre i sogni”: sono state queste le prime parole del pilota da oggi più vincente della storia della Formula 1 dopo essersi imposto anche nel GP di Turchia. Il 35enne pilota inglese della Mercedes eguaglia così il record di Michael Schumacher con sette titoli iridati.
Con gli anni Hamilton ha sfidato la storia e l’ha riscritta a modo suo con un nuovo record di successi ma anche di podi e pole position (97, 26 in McLaren e 71 in Mercedes). E’ un campione “cannibale”, cresciuto in mezzo agli ultimi (è nato nel quartiere operaio di Shephall, distretto di Stevenage), spesso vittima di razzismo e bullismo anche in pista (come lui stesso fa intendere anche attraverso le sue campagne social), un superasso che si è fatto leggenda proprio perché ha trovato in pista, con una guida ai limiti della perfezione, una rabbia sociale accumulata negli anni dell’adolescenza.
In Turchia bene le Ferrari con Sebastian Vettel terzo e Charles Leclerc quarto. Quinta posizione per la McLaren di Sainz che ha preceduto le due Red Bull di Verstappen e Albon. Ottavo Norris su McLaren davanti alla Racing Point di Stroll e alla Renault di Ricciardo. Ultima la Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi.