ROMA. In Europa l’epidemia di obesità non conosce soste, e ormai oltre il 50 per cento della popolazione adulta del continente è sovrappeso, a cui si aggiunge un 20% di obesi. Lo ricordano gli organizzatori della Giornata Europea dell’Obesità, che si celebra il 18 maggio. l’Italia partecipa quest’anno anche con due iniziative istituzionali, l’adesione alla rete globale Open-Obesity Policy Engagement Network, e la creazione del primo gruppo interparlamentare dedicato al problema.
Anche in Italia il problema dell’eccesso di peso ha contorni preoccupanti. L’ultima edizione del rapporto Osservasalute ha confermato che nel 2017 più di un terzo della popolazione di età 18 anni ed oltre (35,4%) è in sovrappeso, mentre poco più di una persona su dieci è obesa (10,5%), mentre tra i bambini la quota di eccesso ponderale è del 24,2%. Anche per questo è nata la sezione italiana di Open, organizzazione promossa dalla Federazione mondiale World Obesity, da Easo, l’Associazione europea per lo studio dell’obesità, e dalle associazioni americane Obesity Society e Obesity Action Coalition, con il contributo di Novo Nordisk.
“Già presente in 10 Paesi, Open si propone di facilitare la messa a punto di progetti e programmi volti ad affrontare questa malattia e il suo carico per la società”, spiega il coordinatore italiano Andrea Lenzi, Presidente della Fondazione Italiana per la ricerca in endocrinologia.
Per affrontare il problema ai massimi livelli istituzionali, è nato anche l’Intergruppo parlamentare sull’obesità, coordinato dal deputato di Forza Italia Roberto Pella e dalla senatrice del Pd Daniela Sbrollini. “Ritengo – spiega Pella – che il Parlamento debba porre il tema dell’obesità all’ordine del giorno dei propri lavori quanto prima”.