In molti, studenti, genitori ed insegnanti, si stanno chiedendo cosa potrebbe cambiare agli esami di maturità ed al calendario scolastico 2021 con il Governo Draghi. Il nuovo Governo sembrerebbe in via di definizione ora che anche il leader della Lega pare aver dato appoggio alla costruzione dello stesso.
Tra le priorità di Draghi vi rientrerebbe però anche la scuola, oltre al lavoro ed al piano vaccini. In quanto il prossimo premier sostiene che i ragazzi e le ragazze hanno subito molto gli effetti della pandemia, dovendo adattarsi alla Dad e perdendo molto della scuola in presenza. Ragion per cui pare si stia pensando seriamente ad un prolungamento dell’anno scolastico nei primi mesi estivi, questo quanto inciderebbe sull’esame di maturità?
Stando alle prime anticipazioni, come dicevamo in apertura, se il Governo Draghi dovesse formarsi e prendere a lavorare seriamente per la ripartenza dell’Italia, nel corso delle consultazioni si é discusso anche del comparto scuola. Cosa potrebbe cambiare?
Si é ipotizzato, sebbene presidi e sindacati si siano detti non preoccupati e non del tutto favorevoli a tali ipotesi, di allungare il calendario scolastico al fine di permettere il recupero delle lezioni perse, specie per quanti hanno dovuto svolgere prettamente didattica online. Infatti in molti si sono chiesti, prolungare entro quanto? Se fosse fine giugno, primi di luglio le aule non sarebbero neanche idonee alle alte temperature, e poi il rischio sarebbe quello di dover rimandare eccessivamente gli esami di maturità creando non pochi problemi a quanti avessero intenzione di fare corsi all’estero e prepararsi per i test d’ingresso all’Università. Ma soprattutto altra domanda é come potrebbero cambiare le modalità?
La data di inizio maturità al momento é fissata al 16 giugno, ma non é detto che le cose non possano cambiare, per le ragioni su menzionate, oltre al periodo un’altra questione é come si svolgerà l’esame di Stato? Sarà un esame tradizionale oppure un maxi orale come lo scorso anno?
Al momento tutto pare incerto specie se si pensa che già a gennaio sarebbero dovute uscire le materie della seconda prova o quelle, in caso della modalità di colloquio rinforzato, che sarebbero dovute essere oggetto di ‘tesina’ da cui prende avvio l’orale. Ad oggi risulta tutto in stand-by in quanto, come é evidente che sia, si attendono le novità post formazione del nuovo Governo.
Presidi e sindacati dal canto loro si sono detti timorosi, il prolungamento del calendario scolastico, il possibile addio alle vacanze pasquali, sembrerebbero avere più un valore simbolico che oggettivo: servirebbe davvero a recuperare i giorni persi? E soprattutto sarebbe giusto fare un calendario uguale per tutti i gradi dell’istruzione e per tutte le Regioni? Ci sono state condizioni differenti nelle fasi acute della pandemia.
Altri invece risentiti affermano: ‘Perché con la DAD, a vostro avviso, abbiamo scherzato?” Come in Bergamasca Paola Manzullo, segretaria provinciale della Cisl Scuola che ha affermato:
“Se è vero che necessita il recupero perché, in questo periodo, tanti ragazzi non sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizioni economiche, è altrettanto vero che docenti e studenti sono stati tutti i giorni in presenza nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado con difficoltà notevoli legate alla gestione della sicurezza, e hanno attivato misure nelle scuole secondarie di secondo grado, con alunni in classe ed alunni a distanza, lavorando duramente per mantenere vivo l’apprendimento. Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola abbia scherzato”.