A Roma incontro sull'energia tra i capi di governo di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia
Sull’energia “Dobbiamo intervenire subito, c’è la sensazione che dobbiamo fare qualcosa immediatamente, qualcosa di sostanziale, di significativo subito“. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine dell’incontro con i colleghi di Spagna, Portogallo e Grecia a villa Madama a Roma.
Per prima cosa, argomento Draghi, “occorre sostenere il reddito delle famiglie vulnerabili e le nostre imprese“. Già questo pomeriggio è in programma un apposito Consiglio dei ministri con nuove misure per fare fronte al caro bollette e al caro carburanti.
Poi c’è da pensare ad una strategia europea. Draghi rivela che a proporre la riunione tra i capi di governo di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia è stato il premier spagnolo Pedro Sanchez durante il consiglio europeo informale della scorsa settimana a Versailles. E questo, ha spiegato il premier, “per la naturale convergenza di vedute, che ha suggerito l’opportunità di questa nostra riunione“. L’obiettivo è avere un “approccio comune per il prossimo consiglio europeo, decidere misure concrete in un settore decisivo per il nostro futuro. La gestione comune del mercato dell’energia conviene a tutti“, sostiene Draghi.
I punti su cui i paesi del Mediterraneo intendono avanzare proposte condivise e tentare di convincere gli altri partner europei sono sostanzialmente 2: La separazione del mercato dell’energia elettrica da quello del gas, e un prezzo calmierato dal gas.
L’altro argomento trattato è quello della difesa comune europea. “La guerra – aggiunge Draghi – dimostra che è un obiettivo essenziale, che richiede tempi molto rapidi. La complementarietà di questo sforzo con la Nato sarà fondamentale“. Per Draghi “la difesa europea renderà la Nato più forte“. Argomenti di cui si parlerà al prossimo vertice Nato della prossima settimana con il presidente americano. Joe Biden sarà presenta anche al Consiglio europeo. “Non ricordo – aggiunge il capo del governo – un presidente americano che partecipa a consiglio europeo“. Gli stessi investimenti molto significativi nella difesa che si sono resi necessari non sono affrontabili a livello nazionale.