Il caldo anomalo delle ultime settimane e la carenza di precipitazioni sta mettendo in seria difficoltà l’Italia, da Nord a Sud, che potrebbe andare incontro a misure straordinarie come il razionamento dell’acqua anche nelle ore del giorno. Ad avanzare questa ipotesi il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ai microfoni di SkyTg24 ha affermato: “In alcune zone del Paese non è sicuramente escluso il fatto che il razionamento dell’acqua porti a una chiusura temporanea anche nelle ore diurne“.
Curcio ha ricordato rispetto alle medie degli ultimi anni il volume d’acqua proveniente dalle piogge è diminuito del 40-50%, mentre le precipitazioni nevose sono calate addirittura del 70%. Situazioni che hanno creato enormi problemi all’approvvigionamento idrico, come testimonia il bacino del fiumr Po che attualmente ha una portata dell’80% in meno rispetto alle medie del periodo. Se la situazione non dovesse migliorare in alcune aree del Paese sarà richiesto un sacrificio ai cittadini, in maniera tale da tutelare le aziende impegnate nel settore agricolo, idrico e nella produzione di energia elettrica.
“La dichiarazione dello stato di emergenza – sottolinea Curcio – è un atto del governo formale, non è che di per sé risolva il problema soprattutto in un emergenza così particolare di mancanza d’acqua. L’importante della dichiarazione dello stato di emergenza è capire quali misure si possono mettere in campo per mitigare questa problematica“. Misure sulle quali la Protezione Civile da qualche settimana sta discutendo con le Regioni, soprattutto per capire quali possano essere le più efficaci per mitigare il problema. ‘Mitigare’ e non risolvere perché contro le conseguenze dei cambiamenti climatici è pressoché impossibile porre rimedio in tempi brevi.
“I criteri li stiamo definendo con le regioni e soprattutto le misure – conclude Curcio – capire se è un problema di idropotabile, se è un problema di bilanciamento di risorse idriche, e penso che nelle prossime due settimane, noi avremo chiaro quelle che saranno le misure quindi potremo fare le dichiarazioni di stato di emergenza“.