Negli States la fatidica e tanto attesa ‘Election Night‘ che avrebbe dovuto sancire il vincitore tra Repubblicani e Democratici nella corsa per le elezioni alla presidenza della Casa Bianca si è chiusa senza un verdetto definitivo. Il motivo, come già previsto alla vigilia, è dovuto ai circa 84 milioni di americani che hanno scelto di votare via posta, circostanza che prolungherà di alcuni giorni lo spoglio delle schede e conseguentemente il risultato finale.
“Dobbiamo essere pazienti e aspettare che tutti i voti vengano contati”, ha commentato Joe Biden, dicendosi fiducioso su una sua vittoria: “Siamo sulla strada giusta, ma non spetta ne a me ne’ a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, alla gente”.
La situazione dei voti, secondo le elaborazioni fornite da The Associated Press, conteggiati fino alla tarda mattinata (italiana) di mercoledì affermano che Joe Biden si trova in vantaggio per 238 grandi elettori rispetto ai 214 di Donald Trump. Ma nulla è ancora deciso in quanto la soglia per ottenere il successo alle presidenziali è fissata a quota 270 voti elettorali, numero ancora distante per entrambi i candidati.
La partita più importante si giocherà per gli altri 86 grandi elettori ancora in bilico, anche se le proiezioni dicono che 6 di queste sono già appannaggio di Biden e 3 di Trump, per cui sarebbero 77 i voti elettorali disponibili che potrebbero spostare il peso della bilancia da una parte o dall’altra.
Gli Stati conquistati dal candidato Democratico sono stati California, Oregon, Washington, Arizona, Nuovo Messico, Colorado, Illinois, Minnesota, Hawaii, Virginia, Maryland, New Jersey, Delaware, Distretto di Columbia, Connecticut, Rhode Island, Massachusetts, New Hampshire e Vermont.
Mentre il candidato Repubblicano, nonché presidente in carica ha trionfato in Idaho, Utah, Montana, Wyoming, Dakota del Nord, Dakota del Sud, Nebraska, Kansas, Oklahoma, Texas, Iowa, Missouri, Arkansas, Louisiana, Mississippi, Tennessee, Kentucky, Alabama, Indiana, Ohio, Virginia Occidentale, Florida e Carolina del Sud.
In bilico rimangono stati come Nevada e Wisconsin, nei quali attualmente è in leggero vantaggio Biden, oltre ad Alaska, Michigan, Pennsylvania, Carolina del Nord e Georgia che vedono in vantaggio Trump.
Sul fronte del Senato la partita è ancora aperta con 45 seggi già assegnati ai Dem e 47 ai Repubblicani (la maggioranza si raggiunge a quota 51), mentre alla Camera i Dem hanno ottenuto 187 seggi rispetto ai 181 dei Repubblicani (la maggioranza si raggiunge a quota 218).
Donald Trump si è presentato poco dopo le due del mattino (in Italia erano le 8:30 circa) ai circa 250 sostenitori invitati alla Casa Bianca e assiepati nella East Room, con in prima fila la first family al completo, annunciando la vittoria: “Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, siamo di fronte a risultati fenomenali”.
Il presidente ha poi promesso una lunga battaglia sul piano legale per contestare i voti per posta che in alcuni Stati decisivi come la Pennsylvania, North Carolina, Wisconsin e Michigan dove i voti postali continueranno ad arrivare per giorni e giorni prolungando inesorabilmente lo scrutinio: “Stanno tentando di rubarci le elezioni”, ha detto, riecheggiando un tweet che poco prima era stato censurato dal social media come “controverso e fuorviante”.
“Questa è una frode per gli americani e un imbarazzo per il Paese. Andremo alla Corte Suprema”, ha dichiarato Trump, consapevole che in tale ipotesi a giudicare sarà un’Alta Corte con sei giudici su tre di nomina conservatrice, grazie alla recente new entry di Amy Comey Barrett.
La dichiarazione di Trump è stata “scandalosa e senza precedenti”, afferma la campagna di Joe Biden commentando le parole del presidente sullo spoglio elettorale. “È scandalosa perché è uno sforzo di strappare ai cittadini americani i loro diritti democratici. È senza precedenti perché mai nella storia un presidente ha cercato di soffocare la voce degli americani in un’elezione nazionale”, spiega la campagna di Biden. “Se il presidente deciderà di dar seguito alla sua minaccia, abbiamo squadre legali pronte a resistere al suo tentativo”.
La deputata democratica Alexandra Ocasio-Cortez, appena rieletta, attacca le “premature” affermazioni di Donald Trump su una sua presunta vittoria definendole “illegittime, pericolose ed autoritarie”. “Contiamo i voti e rispettiamo i risultati”, scrive su Twitter.
Carlo Saccomando