Non sembrano esserci né vincitori e né vinti nel primo dibattito presidenziale degli Stati uniti che si è aperto all’insegna di insulti e delle reciproche interruzioni. Nel primo attesissimo confronto tv tra Donald Trump e Joe Biden è regnato il caos più assoluto, a discapito di quegli elettori americani ancora indecisi e che dopo il dibattito avranno le idee ancora più confuse.
Più che una sfida tra i due candidati alla Casa Bianca, di cui uno è ancora presidente di quella che è considerata la prima potenza mondiale, è sembrata una bagarre da bar. La Cnn lo ha definito «un dibattito davvero terribile».
Il primo atto del confronto tra il candidato Dem e quello Repubblicano è andato in scena sul palco del Case Western Reserve University contraddistinto da 96 minuti di offese tra i due e di continue sovrapposizioni che l’esperto moderatore Chris Wallace, anchorman di Fox News, ha faticato a gestire al punto tale da dover più volte bacchettare i due contendenti, in particolar modo il presidente Trump, richiamandoli al rispetto delle regole del dibattito.
Proprio Trump, osservato in prima fila dalla first lady Melania e dai suoi figli, e’ apparso il più nervoso. Si e’ ritagliato da subito il ruolo di guastatore, sovrapponendosi spesso al suo avversario nel tentativo di metterlo in difficoltà, di fargli perdere le staffe.
Ma Biden, la cui tenuta alla vigilia era messa da molti in discussione, non e’ caduto nella trappola, riuscendo da politico navigato com’è a mantenere la calma e allo stesso tempo ad affondare colpi micidiali: «Tutti sanno che il presidente Donald Trump è un bugiardo e un clown», ha affermato di fronte al rivale che negava i rischi corsi da milioni di americani se venisse abolito l’Obamacare. «Sei il peggior presidente della storia», ha poi aggiunto Biden con chiaro riferimento allo scandalo delle tasse non te da parte del presidente riportato dallo scoop del New York Times. Non contento l’ex vicepresidente ha anche definito Trump «il cagnolino di Putin».
L’attuale inquilino della Casa Bianca, pur sorpreso dalla grinta dell’avversario ha risposto per le rime definendo l’avversario «poco intelligente» e «un pupazzo in mano alla sinistra radicale». Poi ha sferrato un affondo tirando in ballo il figlio dell’ex vicepresidente, Hunter, accusato di aver preso 3,5 milioni di dollari dalla Russia.
«È delle famiglie degli americani che soffrono che dobbiamo parlare, non della mia famiglia», ha replicato Biden, prendendo anche le distanze dalla sinistra radicale: «Non sono un socialista e il Green New Deal non è il mio piano». Per quanto riguarda il tema delle proteste razziali, tra i più attesi della vigilia, il presidente Trump si è rifiutato di condannare il suprematismo spingendosi a dire che la violenza «è un problema non della destra ma della sinistra».
L’unica vera notizia allo scadere del tempo regolamentare, quando Trump, rievocando lo spettro dei brogli legati al voto per posta, ha ammesso: «Per sapere il risultato delle elezioni ci potrebbero volere dei mesi». A differenza del suo rivale, Biden non si e’ impegnato a riconoscere l’esito delle elezioni. «Ha solo paura del conteggio dei voti – ha replicato il candidato Dem – andate a votare, siete voi che determinerete il futuro del Paese. E lui non può fermarvi».
Carlo Saccomando