Continua inarrestabile la cavalcata verso la vittoria alle presidenziali statunitensi di Joe Biden. A far pendere definitivamente la bilancia delle preferenze dei cittadini americani in suo favore sono gli ultimi aggiornamenti giunti dalla Pennsylvania, che mette in palio 20 grandi elettori: secondo i media statunitensi il candidato democratico ha effettuato il sorpasso nei confronti dell’attuale presidente grazie ai 3.295.304 voti, equivalenti al il 49,4% del totale, contro i 3.289.717 (il 49,3%) di Donald Trump.
Dall’alto dei 264 grandi elettori già ottenuti per Biden altri 20 sancirebbero una vittoria schiacciante. Senza considerare che prima dell’aggiornamento arrivato dal Keyston State anche nello stato della Georgia è stato dato in vantaggio, anche se per un pugno di voti: dopo aver scrutinato il 99% dei voti Biden è passato in vantaggio grazie a 917 voti in più del tycoon. Il candidato democratico è al 49,39% con 2.449,371 voti a suo favore, mentre il candidato repubblicano è al 49,37% con 2.448,454 voti. Va ricordato che la Georgia mette in palio 16 grandi elettori.
In Nevada (6 voti elettorali) il candidato democratico continua ad avere un buon margine di vantaggio (11.438 voti) anche se si è scrutinato l’84% dei voti, oltre che in Arizona (47.052 voti di vantaggio) stato già assegnatogli da Fox e Associated Press nonostante manchi ancora da scrutinare il 10% dei voti. Trump invece rimane in vantaggio in Alaska, che vale 3 grandi elettori, e in Carolina del Nord, che assegna 15 grandi elettori.
Virtualmente la vittoria di Biden sembra quasi scontata, ma l’unico scenario che potrebbe rovinare i piani dell’ex vicepresidente di Barak Obama è nel caso in cui Trump recuperasse miracolosamente in Arizona: se Biden si aggiudicasse solo la Georgia e Trump trionfasse in tutti i restanti (Alaska, Nevada, Carolina del Nord e Pennsylvania) la partita si concluderebbe con un pareggio a quota 269. In questa remota possibilità la decisione sull’elezione del presidente spetterebbe alla Camera dei rappresentanti del Congresso, come ha ricordato qualche giorno fa la speaker Nancy Pelosi.
Carlo Saccomando