Secondo quanto affermano i più rinomati sondaggisti la percentuale di affluenza alle urne delle prossime elezioni politiche è stimata tra il 65% e il 70%. Quindi calcolatrice alla mano potrebbero essere circa 16 milioni gli astenuti. Ma c’è un altro spauracchio che potrebbe far aumentare, e di non poco, la percentuale degli astensionisti: si tratta del Covid.
Proprio su questo argomento è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Capital il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha voluto fare chiarezza sottolineando che per i positivi ci sarà la possibilità del voto domiciliare: “Se una persona è positiva è interesse di tutti che non contagi altri e resti in isolamento. Come fatto nelle ultime elezioni, c’è la possibilità del voto domiciliare, cosi come per le persone inferme. Anche per queste elezioni il voto domiciliare c’è e lo si può usare anche in questo caso. Dobbiamo mantenere un elemento di prudenza“.
Speranza ha poi ricordato che a breve il Csm si riunirà per discutere, ed eventualmente approvare, la riduzione dei giorni di quarantena per i soggetti positivi asintomatici: “Il parere del Consiglio superiore di sanità sull’eventuale riduzione del tempo della quarantena da sette a cinque giorni è in arrivo per cui decideremo a ore. Secondo le evidenze scientifiche, comunque, se una persona è positiva non importa se ci siano sintomi, quindi deve stare in isolamento per non contagiare altre persone“.
Il ministro si è poi detto fiducioso sull’approvazione in tempi brevi, sia in Europa che in Italia, dei vaccini aggiornati contro la variante Omicron: “La nostra attesa è che domani l’Agenzia europea dei medicinali Ema possa dare il via libera ai vaccini adattati contro la variante Omicron e poi seguirà il pronunciamento dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. Contiamo di avere già a metà settembre la disponibilità di nuovi vaccini aggiornati“.
Al termine dell’intervista radiofonica il segretario di Articolo Uno lancia un appello ai soggetti fragili e gli over60 che invita a vaccinarsi per un secondo richiamo del vaccino anti-Covid.