La percentuale dei votanti alle 23 di domenica 3 ottobre era del 41,65% degli aventi diritto
Elezioni amministrative e regionali secondo giorno. Ieri sera alle 23, secondo i dati del Viminale, avevano votato il 41,65% degli aventi diritto. C’è stato un calo rispetto al 2016 (ma si votava in un solo giorno) quando la percentuale dei votanti si attestava al 61,49%.
Queste amministrative vogliono essere un test per capire come giocare le partite future , tra leader, vecchi e nuovi, e partiti avversari e alleati. Si vota a Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. Ma sono in corse le Regionali in Calabria e per le suppletive a Siena (dove corre il segretario dem Enrico Letta) e a Roma nel collegio di Primavalle.
In Calabria, l’affluenza è stata del 30,87% , nel gennaio 2020, alla stessa ora, era del 44,43% ma occorre sempre ricordare che in quella occasione si e si votava in un solo giorno. La provincia con al più alta percentuale di votanti è stata Catanzaro con il 33,39% (un anno fa 46,79%). A seguire le province di Cosenza e Reggio Calabria, con il 31,04% (nel 2020 rispettivamente 44,14 e 45,40%),Vibo Valentia (27,89 contro 41,35%) e Crotone (27,16 contro 37,81%)
Pd e M5s si presentano insieme in Calabria, a Bologna e Napoli per quanto riguarda i capoluoghi di Regione, in 5 capoluoghi di provincia (Varese, Pordenone, Ravenna, Grosseto e Isernia) su 14, e in 27 comuni sopra i 15mila abitanti su 97.
Il centrodestra, unito ovunque, tranne Spoleto, a livello territoriale ma diviso al governo con Lega e Fi in maggioranza e Fdi all’opposizione. Salvini, vuole raggiungere una posizione di preminenza nella coalizione di centrodestra anche per sedare malumori interni emersi sul tema dei vaccini e del green pass. Giorgia Meloni, vuole inserirsi anche al nord, territorio di FI e Lega e consolidare il suo peso nel centrosud.