Jacopo Compagnoni, guida alpina e maestro di sci, ha perso la vita dopo essere stato travolto da una valanga in Valfurva, in provincia di Sondrio. Come suggerisce il cognome era il fratello della campionessa italiana di sci Deborah Compagnoni. Aveva 40anni, lascia la moglie e due figlie piccole.
Il distacco è accaduto verso mezzogiorno quando l’esperto sciatore, insieme ad un amico, stava scendendo con gli sci dal canale Nord del Monte Sobretta, a circa 2850 metri di quota. L’altro uomo, rimasto illeso, ha immediatamente prestato i primi soccorsi e contattato il 112.
Sul posto sono arrivati i carabinieri e gli uomini del soccorso alpino che hanno recuperato Jacopo, che aveva riportato una serie di traumi multipli, ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Sondalo in codice rosso. Purtroppo è deceduto poco dopo l’arrivo nella struttura ospedaliera.
Nell’ultimo post pubblicato quattro giorni fa su Instagram affermava: “Un giro a Livigno ad inizio stagione va fatto!! Mantiene allegri e in guardia. Non bisogna dimenticarsi che qui la neve cade solo a guardarla!“. Mentre nella storia presente ancora sul profilo, che risale ad appena 22 ore fa, ha dedicato un ringraziamento speciale ad una persona (Mattia Compagnoni) che lo considerava una fonte d’ispirazione: “Bello vedere persone così appassionate. Contento di essere d’ispirazione“.
Un altra immagine molto suggestiva pubblicata sul social network, che assume un significato particolare dopo la tragedia odierna, è quella pubblicata lo scorso 25 novembre che lo ritrae su una vetta innevata proprio in Valfurla. Nel post si legge: “Strana la gente, vogliono sciare senza la materia prima e senza la luce… quando c’è il cristallo quasi perfetto e le condizioni incredibili non sciano più! Beh meglio per noi“.
Ci piace ricordarlo così come è ritratto in quella foto: mentre affronta con coraggio ed entusiasmo quella vetta innevata che rappresenta il paradiso di chi ama veramente la montagna.