TORINO. E’ morto a Lanzo Torinese Giuliano Soria, 68 anni. Dal 2016 l’ex patron del premio Grinzane Cavour scontava i domiciliari in una clinica, dove le sue condizioni nelle scorse ore si sono aggravate. Era stato condannato in via definitiva a sei anni, otto mesi e 17 giorni per uso illecito di contributi pubblici e maltrattamenti a un giovane domestico originario delle Mauritius.
Soria, che aveva portato al successo il premio Grinzane, era stato travolto quando, indagando sugli abusi sessuali denunciati dal suo domestico, la Procura scoprì la gestione clientelare della rassegna letteraria, che viveva di contributi pubblici spesi però ad uso personale dal presidente stesso. La malversazione diede origine a un’inchiesta per peculato che portò anche alla liquidazione del premio.
La condanna era diventata definitiva con la sentenza della Cassazione, arrivata nel luglio 2016. Soria era stato incarcerato alle Vallette, ma aveva lasciato la cella dopo pochi giorni. Affetto da una grave patologia neurodegenerativa, era stato ricoverato al San Giovanni Bosco per un’insufficienza respiratoria. Da allora il professore non è più tornato dietro le sbarre, ma trasferito nella casa di cura di Lanzo, dove ieri pomeriggio è deceduto.