E' morto per problemi cardiaci Gino Strada. Un'eccellenza della medicina e un uomo unico per impegno umano e sociale.
Gino Strada, nato a Sesto San Giovanni, il 21 aprile del 1948 ( nome all’anagrafe Luigi) si era laureato in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1978, per poi specializzarsi in Chirurgia d’Urgenza. Durante gli anni della contestazione aderì al Movimento studentesco e successivamente alla corrente comunista universitaria. Frequentava anche gruppi di volontariato cattolico dove nel 1971 conobbe Teresa Sarti, che diventerà sua moglie nello stesso anno e che sarà sarà cofondatrice e Presidente di Emergency fino al momento della sua morte nel 2009.L’ha sostituita la figlia Cecilia che i due hanno avuto nel 1979.
Dopo la laurea entra nell’ospedale di Rho dove fa pratica nel settore dei trapianti fino al 1988. Si specializza in chirurgia cardiopolmonare, lavorando negli Stati Uniti, alle università di Stanford e Pittsburgh, all’Harefield Hospital (Regno Unito) e al Groote Schuur Hospital di Città del Capo (Sudafrica), l’ospedale del primo trapianto di cuore di Christiaan Barnard.
Nel periodo 1989-1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in varie zone di conflitto: Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina.
Questa esperienza sul campo conduce Strada ad imboccare la via della sua missione di vita: fondare Emergency, un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che, dalla sua fondazione nel 1994 alla fine del 2013, ha fornito assistenza gratuita a oltre 6 milioni di pazienti in 16 paesi nel mondo.
Gino Strada è stata una figura emblematica della storia italiana. Molti i premi vinti , due i libri di successo pubblicati : “Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra” e “Buskashì. Viaggio dentro la guerra“.
Molte le posizione politiche critiche assunte nei confronti dei governi di sinistra dalla fine degli anni 90 ad oggi, per la loro partecipazione alle guerre nel mondo travestite da missioni di pace, mentre secondo Strada erano spinte soltanto da interessi economici.
A chi lo definiva un pacifista lui rispondeva «Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.” Nel marzo 2007, durante il sequestro in Afghanistan del giornalista de La Repubblica Daniele Mastrogiacomo ha assunto una posizione di rilievo nelle trattative per la sua liberazione.
Un uomo di scienza che non si era rinchiuso in una torre di avorio e soldi dopo aver acquisito competenze uniche, ma che è sceso in campo in realtà atroci assumendo posizione politiche e sociali scomode. Il 13 dove esser il numero del suo destino perchè il 13 aprile 2013 fu eletto tra i dieci possibili candidati alla Presidenza della Repubblica alle cosiddette “quirinarie” del Movimento 5 Stelle. (Decise però di ritirarsi e prendere subito dopo le distanze dal Movimento). Lo scorso anno Matteo Renzi lo aveva proposto come commissario alla Sanità della Regione Calabria, ma la trattiva politica si era poi arenata.
In suo onore è stato intitolato l’asteroide 248908 Ginostrada che fortunatamente non si spegnerà come è accaduto invece all’uomo sempre nel giorno 13 del mese di agosto 2021 per problemi cardiaci, lasciando come sempre accade quando scompaiono tali personalità, un grande vuoto.