ROMA. Fernando Aiuti, pioniere della ricerca e della lotta contro l’Aids, si è spento oggi al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Aveva 83 anni. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte del noto immunologo: non si esclude, infatti, l’ipotesi del suicidio. Secondo quanto riporta l’ospedale Aiuti è stato ritrovato a terra in seguito a una caduta dalle scale.
“Il professore – si legge nel comunicato del nonsocomio capitolino – era ricoverato presso il reparto di Medicina Generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi. Più recentemente il quadro cardiologico si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico”.
Aiuti salì agli onori della cronaca nel 1991 quando baciò Rosaria Iardino, sieropositiva da otto anni, per dimostrare che l’Hiv non si poteva contrarre con un bacio. La stessa Iardino ha scritto su Twitter: “È morto Fernando Aiuti, il mio uomo del bacio, grande immunologo e uomo, con lui ho litigato tantissime volte. Ricordando l’uomo e il professore non posso fare altro che dire grazie per il suo enorme contributo alla lotta contro l’Aids”. L’episodio avvenne alla Fiera di Cagliari, durante un congresso in cui si discuteva della possibilità che l’Aids si trasmettesse anche per via orale. In quell’occasione Aiuti la afferrò improvvisamente e la baciò sulla bocca, per convincere la platea che il virus non poteva essere trasmesso attraverso un bacio. Un reporter immortalò quella scena e l’immagine fece il giro del mondo.