Confermato il virus Cemv, il Mobillivirus dei cetacei, come causa dei decessi di delfini intensificatisi dall’inizio dell’estate nel mare della Toscana. Una situazione preoccupante che ha portato a quota 40 gli esemplari morti da inizio 2019 sino a domenica scorsa. Inoltre sono stati rilevati nei tessuti e negli organidei cetacei, livelli elevati di Ddts e Pcbs, policlorobifenili organoclorurati di vecchia generazione utilizzati anche come insetticidi e ancora presenti nel Mar Mediterraneo
E’ quanto rende noto la Regione Toscana a cui è stata trasmessa la relazione circa le analisi fisiche, batteriologiche ed ecotossicologiche sulle carcasse di delfino rinvenute lungo le coste toscane. Il referto annuncia poi ulteriori indagini per stabilire eventuali correlazioni tra il fenomeno in corso ed i precedenti analoghi avvenuti sempre nel Santuario dei Cetacei nel 2013 e nel 2016.
“Le analisi che la Regione ha commissionato a ben tre importanti istituti – spiega l’assessore toscano all’ambiente Federica Fratoni – hanno confermato il Cemv come causa del picco nei decessi di delfini riscontrato da giugno nel Santuario dei cetacei. Il Cemv è patogeno solo per questi animali e quindi non rappresenta un pericolo per altre specie“. In merito invece alla questione degli insetticidi trovati durante l’autopsia ha voluto lanciare un’appello: “Faccio un appello al Governo perché finalmente l’Italia aderisca alla Convenzione di Stoccolma del 2001, che mette al bando gli inquinanti organici persistenti. Il nostro è l’unico Paese europeo a non aver ancora sottoscritto quel patto di civiltà ed è giunto il momento di rimediare a questo errore“.
Norbert Ciuccariello