• 2 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Draghi: “Stati Uniti e Russia devono parlarsi, Mosca non è invincibile”

Conferenza stampa del premier all'ambasciata d'Italia a Washington

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Washington, durante una conferenza stampa all’Ambasciata italiana, esprime il suo personale parere sull’uscita diplomatica dalla guerra in Ucraina: l’avvio di un dialogo tra Stati Uniti e Russia.

“Deve essere la pace che vuole l’Ucraina”

Una presa di posizione non scontata, visto l’atteggiamento dell’amministrazione americana delle ultime settimane. In particolare la convinzione, che gira alla Casa Bianca e nei Dipartimenti, che la Russia non voglio la pace e che la guerra sarà ancora lunga. Draghi, all’inizio, fa una importante premessa, anche in risposta alle polemiche sulla Nato. Cioè che una qualsiasi eventuale pace “deve essere la pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta né da un certo tipo di alleati né da altri“. Quindi “c’è uno sforzo che occorre fare, ed è uno sforzo che devono fare tutti gli alleati, ma in particolare ovviamente la Russia e gli Stati Uniti, di sedersi a un tavolo. Non un tavolo a due, ma un tavolo di tutti, soprattutto dell’Ucraina. Anche perché, argomenta Draghi, le condizioni sono molto cambiate dall’inizio dell’invasione.

“Non c’è più Golia”

Infatti, spiega il presidente del Consiglio, “Non c’è più un Golia. Quella che sembrava una potenza invincibile sul campo, e per quanto riguarda una guerra fatta con armi convenzionali, si è dimostrata una potenza non invincibile. Questo porta tutte le parti a fare una riflessione su quelli che sono gli obiettivi della guerra. Quali obiettivi ci si propone, da entrambe le parti“.

Il nodo energia, Stati Uniti favorevoli al tetto ma sul petrolio

Il capo del governo torna anche sull’incontro del giorno prima con il presidente americano Joe Biden. Nel quale si è parlato anche di energia,. “Entrambi siamo insoddisfatti – rivela Draghi – di come oggi funzionano le cose nel campo del petrolio, soprattutto per quel che riguarda gli Stati Uniti, nel campo del gas per quel che riguarda l’Europa. Entrambi abbiamo condiviso un concetto abbastanza generale di tetto al prezzo, lui del petrolio e io del gas, ma soprattutto c’è la consapevolezza che l’attuale struttura, l’attuale funzionamento dei mercati non va“. 

Draghi: “Non vedo una recessione”

Il presidente affronta anche temi economici, in particolare la situazione dell’Italia a seguito della guerra e della crisi energetica. “A oggi – sostiene Draghi – non vedo una recessione quest’anno e il motivo è che abbiamo chiuso l’anno scorso molto, molto bene e quindi ci portiamo dietro una crescita – come si dice – acquisita. Mi pare molto difficile che quest’anno ci possa essere una recessione, gli indicatori tra l’altro per il momento sono molto confusi“.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi con la speaker della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi

Draghi incontra Nancy Pelosi

In seguito, Draghi ha incontrato la Speaker Nancy Pelosi e i leader dei gruppi politici del Congresso. “Sono lieto di essere qui non solo come italiano ma come europeo”, ha detto il presidente del Consiglio. Che oggi dovrebbe rientrare a Roma.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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