• 3 Dicembre 2024
  • POLITICA

Draghi: “io federatore del centro? Lo escludo, un lavoro me lo trovo da solo”

Il presidente del consiglio non prevede impegni in politica dal 2023 e assicura: "Nessun rimpasto di governo"

Nessun impegno in politica per Mario Draghi dopo la fine dell’esperienza dell’attuale governo. E’ stato lo stesso presidente del Consiglio a escluderlo rispondendo ad una domanda sul suo futuro durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri. “Io federatore del centro dopo le prossime elezioni? Lo escludo“, ha risposto Draghi. Il riferimento è alle ipotesi formulate da alcuni esponenti centristi di una federazione con a capo appunto l’ex presidente della Bce, considerato l’unico in grado di unire le varie anime moderate del paese. Draghi ha poi ribadito: “Vedo tanti politici che mi candidano a tanti posti in giro per il mondo. Voglio avvertirli che, se volessi lavorare dopo che avrò finito di fare il presidente del consiglio, un lavoro me lo trovo da solo“.

Il governo è efficiente, nessun rimpasto

Il premier ha anche assicurato che non ci sarà nessun rimpasto o cambi di ministri. “La squadra è efficiente, è dovere del governo affrontare sfide importanti per gli italiani”. L’orizzonte di Draghi sono quindi i prossimi mesi, con 4 priorità: quella immediata del caro energia, quella meno immediata ma preoccupante che è l’inflazione, che sta erodendo il potere d’acquisto. E poi l’uscita dalla pandemia, e infine il Pnrr, che, ha rivelato Draghi, “sta andando molto bene“.

Le bollette di gas ed elettricità sono incluse in questo emendamento della manovra del governo
Le bollette di gas ed elettricità sono incluse in questo emendamento della manovra del governo

Interventi sulle bollette già nel prossimo consiglio dei ministri

La priorità è mantenere la crescita, ma soprattutto che questa non sia strozzata dal caro energia. Proprio sulle bollette il governo interverrà già la prossima settimana. “Le cifre già stanziate negli ultimi trimestri sono imponenti: sono 9 miliardi e mezzo di euro, ma non sono sufficienti – ha spiegato Draghi – Si tratta di sostegni per contenere l’emergenza, poi interventi sull’offerta dell’energia con il potenziamento della produzione. E poi una parte che chiamiamo di fornitura a prezzo calmierato e certo“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati