Ci sono volute le parole di Draghi e la certezza del Green Pass per convincere gli italiani a vaccinarsi, da giovedì boom di prenotazioni
Dopo l’appello di Draghi sulla necessità di vaccinarsi con parole inequivocabili c’è stato un boom di prenotazioni. Le affermazioni del primo ministro e la certezza che il Green pass dopo il decreto del 22 luglio è realtà, ha fatto scattare negli italiani la paura di rimanere tagliati fuori dalla vita civile.
Il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ai microfoni del Tg5 ha dichiarato che l’aumento nelle varie regioni va da un +15% a un +200%. In Friuli Venezia Giulia si è avuto addirittura un +6.000%” e in Italia le vaccinazioni hanno raggiunto quota 500mila al giorno.
In Piemonte Le prenotazioni per le vaccinazioni contro il Covid-19 sono raddoppiate, secondo quanto riferito dal governatore Alberto Cirio, mentre l’assessore alla sanità Lazio, Alessio D’Amato ha confermato oltre 38mila nuove prenotazioni.
Cresce il numero delle adesioni anche in Lombardia dove si sono registrate più 30mila prenotazioni rispetto a mercoledì 21 luglio quando si erano attestate a quota 28.368 mentre oggi siamo a 49mila.
Impennata di richieste anche nel Veneto. Il governatore Zaia ha confermato il numero costante delle forniture e l’impennata delle richieste.
Aumento di prenotazioni anche in Campania dove la media di richieste nelle ultime settimane era di 4-5.000 al giorno, ma da venerdì si è arrivati a 10mila nuove prenotazioni. In Puglia l’aumento di richieste è del +10% anche se le fonti ben informate avvertono che bisogna aspettare qualche giorno per avere dati certi.
Boom di prenotazioni in Abruzzo, da venerdì 23 luglio subito 800 prenotazioni in più rispetto al giorno prima e già questa mattina raggiungevano la cifra che le settimane precedenti si era raggiunta solo in 24 ore.
Anche Salvini pare sia stato un bersaglio colpito e affondato dal monito di Draghi. Proprio ieri infatti il leader della lega si è vaccinato anche se ha tenuto a ribadire che non è stato merito del premier ma si è trattato di una sua libera scelta. Salvini ha dichiarato: “Non ho alcun diritto a imporre niente a nessuno, soprattutto quando si parla di bimbi e ragazzi. Gli scienziati inglesi e tedeschi non penso che siano matti quando dicono che vaccinare giovani sotto i 18 anni, in salute, non è saggio. Ci sono da vaccinare ancora tanti settanta-ottantenni, senza rinchiudere di nuovo in casa i diciottenni che hanno già tanto sofferto.”
In merito al Green Pass ancora oggi Salvini fa sentire la sua voce indignandosi per la chiusura delle discoteche: “Fanno bene, fanno assolutamente bene: qualunque protesta facciano avranno il nostro sostegno perché è razzismo nei confronti delle discoteche e dei giovani. Per il Green pass resto contrario, sono contento che non sia passato il modello francese molto più restrittivo. Abbiamo cercato di limitare i danni di un’applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni”.