Mosca ha annunciato il divieto di ingresso in Russia per il premier Boris Johnson e altri ministri del governo britannico. Stop anche alla ex premier Teresa May. Il ministero degli Esteri russo parla di risposta “alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale e a creare condizioni per strangolare la nostra economia“.
Nelle ultime due settimane forze speciali inglesi sono andate a Kiev per addestrare i militari ucraini. Lo riferisce il Times, che cita fonti ufficiali ucraine. In particolare, i militari del Regno Unito stanno addestrando i colleghi ucraini ad utilizzare alcune armi fornite da Londra, come i razzi anti-carro Nlaw.
La presidente della Slovacchia striglia Vladimir Putin, chiamandolo direttamente per nome in un post su Twitter. “Ordina alle tue truppe di smetterla di attaccare i civili innocenti in Ucraina. Mostra solo la tua debolezza. Basta stupri“, scrive la leader Slovacca.
Fornire armi pesanti all’Ucraina non significa entrare in guerra contro la Russia. Lo sostiene il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann. “Il diritto internazionale – spiega – non classifica la consegna di armi come un’entrata in guerra. Se l’Ucraina esercita il suo legittimo diritto all’autodifesa, sostenerla fornendole armi non significa diventare parte in guerra“, aggiunge il ministro. Non si tratta – ha concluso – di una mia opinione personale ma della posizione del governo tedesco.