Purtroppo, molto spesso capita che le persone che soffrono di Alzheimer non siano più in grado di ritornare a casa, se queste escono senza un accompagnatore. Spesso chi ne soffre ha vuoti di memoria improvvisi e, anche solo uscendo per una passeggiata, la persona si sente disorientata e può perdere il senso dell’orientamento. Quest’ultimo infatti rende ancor più facile la possibilità che la persona si perda, perciò le famiglie ricercano aiuto e sostegno fin dall’inizio della diagnosi. Motivo per cui sarebbe necessaria un’attenta sorveglianza nei suoi spostamenti al di fuori dall’ambiente domestico, poiché questo può portare ad un alto rischio di incidente.
A tal fine, negli anni sono stati sempre maggiori i dispositivi creati appositamente per poter aiutare a ridurre lo stress e l’ansia nelle persone a rischio di smarrimento a causa di decadimento cognitivo, handicap, Alzheimer e similari, e di chi se ne prende cura.
Secondo alcune ricerche effettuate online, è possibile citarne alcuni esempi di ultima generazione tecnologica riguardante gli ultimi due decenni.
Un dispositivo con localizzatore GPS è ad esempio l’Orologio Keruve, considerato da molti come il miglior “cercapersone GPS” per problemi di disorientamento, memoria, Alzheimer e altre malattie senili. Si tratta di un dispositivo in grado di monitorare lo spostamento delle persone tramite Smartphone o con uno specifico ricevitore portatile per la persona che se ne prende cura. Con una semplice pressione di un pulsante sullo schermo del ricevitore (o sulla piattaforma web) verrà visualizzata una mappa con indicato la posizione dell’orologio GPS ed il responsabile può localizzare rapidamente la persona.
Si tratta di un modello subacqueo (studiato appositamente per poterlo utilizzare anche nella vasca da bagno o sotto la doccia); dotato di un cinturino in neoprene anti taglio e provvisto di chiusura di sicurezza (questo per fare in modo che l’orologio non possa essere tolto né dalla persona che lo indossa né rubato). La batteria di questo orologio permette un’autonomia di 84 ore consecutive, inoltre quando lo stesso stato arriva al 25% o quando si ha ancora mezz’ora di autonomia, viene segnalata la situazione in tempo reale anche su App, Piattaforma e Ricevitore.
Un altro esempio ne è l’azienda americana GTX Corp, la quale alcuni anni fa ha lanciato sul mercato delle scarpe per anziani e persone affette da Alzheimer dotate di un sistema GPS incorporato: in modo da poter rintracciare in modo facile e veloce la persona che le indossa in caso di allontanamento involontario. Un dispositivo che è stato ritenuto utile e comodo da molti dei parenti di una persona affetta da Alzheimer, perché in un attimo si aveva la possibilità di risalire al luogo in cui si trovava la persona dispersa.
In questo specifico caso, si tratta di un apparecchio inserito nella suola della scarpa e che non reca alcun fastidio alla persona che la indossa. La posizione di quest’ultima può essere monitorata in tempo reale su uno Smartphone grazie al segnale lanciato dal GPS; inoltre questo permette di essere configurato in modo tale che se la persona supera il confine prescelto, questo sistema invierà un messaggio al cellulare registrato e – in caso di necessità – chi deve appurarsi della sicurezza dell’anziano avrà così la possibilità d’intervenire tempestivamente.
La batteria del GPS ha una durata di circa due giorni, se usato continuamente; ma è possibile ricaricarlo facilmente ad una classica presa di corrente per un paio d’ore circa. Anche se l’azienda produttrice suggeriva di far indossare queste calzature solo nel momento in cui la persona da assistere usciva di casa, in modo da non consumare la batteria nel proprio luogo abitativo, o comunque in luogo sicuro.
Sono state considerate le scarpe perché sono tra gli indumenti più facili e perché è difficile che queste vengano tolte quando ci si trova fuori casa. Si passa così da una comune calzatura ad una scarpa anti-smarrimento.
Questo ha fatto sì che tale modello venisse replicato anche per monitorare altri soggetti, come ad esempio in caso di allontanamento da parte dei bambini. Poco tempo dopo, infatti, sul mercato sono state lanciate anche le Tikimo LiveSense – delle scarpe per bambini, poiché i numeri arrivavano fino a 34 – da parte dell’azienda Easy Shoes & Wear, dotate anch’esse di un vano interno in cui inserire un trasmettitore GSM (dotato di GPS) che doveva essere acquistato separatamente, e gli spostamenti di chi le indossava venivano monitorati mediante una App (scaricabile da Play Store e da App Store).
Inoltre non sono mancate le richieste per poter utilizzare questo metodo anche per gli adulti autistici.
Immancabili i punti di vista dei pro e dei contro. Infatti, tale argomento ha scatenato molte discussioni nel tempo: mentre per alcuni questi dispositivi sono ritenuti un’invenzione ingegnosa, che potrebbero aiutare a risolvere questi tipi di problematiche alleviando in una certa misura il peso della preoccupazione alla persona responsabile; per altri si tratta invece di un’utilità di dubbia esistenza. Ma non solo: mentre da un lato la tecnologia moderna sembra venire in nostro aiuto in determinate situazioni, dall’altro si considera quanto la tecnologia stessa sia diventata un’invadenza perenne nelle nostre vite.
Molti sostengono inoltre che questi dispositivi siano di grande aiuto non solo alla persona assistita ed al suo tutore/responsabile, ma che questi, mediante l’uso di un dispositivo geo-localizzatore, permettano di prevenire la scomparsa – preservando anche l’autonomia personale – e di ridurre i casi di falso allarme e il dispiego di uomini e mezzi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e della protezione civile (che nelle operazioni di ricerca intervengono in molti casi con unità cinofile ed elicotteri).
Quelli precedentemente descritti sono solo alcuni dei tanti modelli, poiché di dispositivi con localizzatore GPS oggigiorno ce ne sono di svariati tipi e per varie esigenze: dai bambini, agli anziani, agli animali, ai mezzi di trasporto, etc.
Per quanto riguarda l’uso degli orologi GPS, secondo alcune ricerche sembrano essere forse i modelli più utilizzati, soprattutto per le persone anziane e con problemi di Alzheimer e altre malattie senili. Mentre nell’ambito del mercato delle calzature, nel periodo del lancio si parlava di una vera e propria rivoluzione tecnologica. Queste nuove categorie di scarpe erano state considerate un’innovazione, data appunto la predisposizione per ospitare al loro interno un localizzatore GPS; ma la cosa sembra si sia affievolita notevolmente negli anni, anche se ad oggi, in Italia, risultano ancora in vendita alcuni di questi modelli di calzatura; ed in particolare quelle per i bambini.
Sarebbe però opportuno precisare che l’utilità di ciascuno di questi oggetti/dispositivi sia qualcosa di totalmente soggettivo, che dipende dalle personali esigenze e modi di vivere (e di essere) delle persone. Quindi ciò che potrebbe risultare inutile per qualcuno, potrebbe invece essere fondamentale per qualcun altro.
Valeria Glaray