Il 9 dicembre i dipendenti pubblici italiani sciopereranno a sostegno del rinnovo del contratto e per un aumento degli stipendi bloccati per molti anni, ma secondo l’Osservatorio Conti pubblici italiani , le retribuzioni sono in linea con quelle di molti altri paesi e continuano ad essere più alte di quelle private.
“Nel 2019, il rapporto tra stipendi pubblici e privati era solo di 4 punti inferiore alla media di lungo periodo. Attualmente inoltre in Italia i dipendenti pubblici, in media, sono tuttora pagati circa il 24% in più rispetto a quelli privati (36.350 euro annui per unità di lavoro contro 29.260), una caratteristica per altro comune a molti paesi e che tiene in considerazione, l’istruzione il ruolo , l’esperienza etc. La premialità del lavorare nel pubblico (il wage premium) che era molto alta nel 2010 si era poi ridotta sulla media degli altri paesi ed è ora.” Lo sostiene il Cpi, in linea con l’estero.
In base ai dati del centro studi diretto da Carlo Cottarelli infatti, il blocco dei contratti pubblici ha portato a una caduta di questi salari rispetto a quelli privati ma nel 2010, prima del blocco contrattuale uno stipendio pubblico era in media del 35 per cento superiore a uno privato, contro una media di 1,28 dal 1980 al 2019] Il blocco aveva portato a una caduta rapida del rapporto, che però aveva ripreso a crescere dal 2017.
Norbert Ciuccariello