Un 46enne ucraino, intervenuto in difesa di una ragazza presa di mira da alcuni coetanei, è ricoverato con diverse ferite alla testa e la mascella fratturata
Nemmeno in un giorno di festività come l’Epifania, e soprattutto in un periodo molto complesso per il nostro Paese caratterizzato dal forte aumento dei nuovi contagi, non c’è pace per le vittime di bullismo. L’ennesimo grave episodio di violenza si è verificato a Rovereto, in provincia di Trento, dove una ragazzina è stata presa di mira da alcuni coetanei.
Il gruppo si trovava nel perimetro intorno una pista di pattinaggio. La scena è stata vista dal manutentore della struttura, un 46enne ucraino, che non ha potuto far altro che intervenire per difendere la minorenne e sedare gli animi. Purtroppo il branco non ha gradito l’intervento dell’uomo e si è scagliato contro di lui picchiandolo a suon di calci e pugni.
Subito dopo l’aggressione i bulli sono scappati e sul posto sono intervenuti i sanitari che hanno prestato i primi soccorsi all’uomo e lo hanno trasportato in ambulanza all’ospedale di Santa Chiara di Trento. Attualmente il 46enne è ricoverato: durante la colluttazione ha riportato svariate ferite alla testa e una grave frattura alla mascella.
Successivamente la polizia è intervenuta sul luogo dell’aggressione per fare luce sulla dinamica dei fatti. A breve gli inquirenti visioneranno le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei dintorni della pista di pattinaggio per risalire all’identità dei componenti del branco.