Il 2018 aveva premiato il cantante Brunori sas con “L’uomo nero”, miglior brano sui diritti umani. Quest’anno, in lizza per il Premio Amnesty International Italia, sezione Big, ci sono: Carmen Consoli con “Uomini topo”, Francesca Michielin con “Bolivia”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (The Great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote con “Salvagente”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”.
Nel 2003, anno in cui è stato istituito questo riconoscimento che ha portato il festival alla ribalta delle cronache italiane, diffondendo le tematiche sui diritti umani, Daniele Silvestri fu il primo vincitore con la canzone “Il mio nemico”. Assegnato da una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà, il premio è nato grazie alla sezione italiana di Amnesty International e del concorso “Voci per la Libertà”, con lo scopo di coinvolgere artisti conosciuti a livello nazionale con un proprio brano pubblicato e il cui testo sensibilizzi riguardo la difesa dei diritti dell’uomo.