Diadora, noto marchio italiano di abbigliamento, attraverso un comunicato, informa della decisione di non utilizzare più la pelle di canguro per la produzione dei suoi articoli a partire dal 2020. All’interno della nota stampa si legge: “La rinuncia da parte di Diadora alla pelle di canguro, comunemente usata dall’industria dello sportswear, rappresenta un ulteriore passo del percorso intrapreso dall’azienda per ridurre l’impatto ambientale della propria attività. Questa decisione conferma l’impegno di Diadora verso uno sviluppo sostenibile e responsabile“. Grande soddisfazione per questa notizia è arrivata dalla Lav, Lega antivivisezione, che ha rivelato come Diadora si sia dimostrata disponibile, dopo aver visionato le crudeltà a cui questi animali sono sottoposti. Quello di Diadora è il primo successo ottenuto dall’associazione animalista con la campagna #SaveThekangaroo, lanciata dalla Lav a seguito del documentario “Kangaroo, a love-tate story“, sulla strage di canguri in Australia, firmato da due registi australiani. L’Italia è il primo paese in Europa importatore di pelli di canguro (oltre 2 milioni tra il 2012 e il 2015), usate soprattutto in ambito sportivo per la realizzazione di scarpe da calcio e tute motociclistiche. Inoltre, la produzione di scarpe e accessori di fascia alte del mercato di noti brand avviene usufruendo della pelle di canguro, e per tale motivo la Lav si sta impegnando a rivolgere appelli alle altre aziende italiane coinvolte.