Dopo il tavolo di confronto con i sindacati Pernigotti al ministero dello Sviluppo Economico, il vicepremier e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha risposto ad alcune domande dei cronisti in merito al decreto sicurezza, alle dimissioni dai Massimo Bugani, al taglio del numero dei parlamentari e al tema Tav. Non prima di aver distribuito a tutti i cronisti presenti un paio di cioccolatini.
“Sul decreto sicurezza la maggioranza c’era e c’è. Abbiamo votato quel provvedimento come voteremo tutti quelli che ci convinceranno.” Queste le prime parole di Di Maio che ha evidenziato come il decreto metta finalmente la parola fine “allo show sull’immigrazione“. Grazie alla nuova proposta verranno confiscate quelle navi che non seguiranno le indicazioni da parte della Guardia di Finanza, Marina e Guardia Costiera. Il ministro ha definito i migranti come “comparse di questo show” la cui vita “va tutelata, perché è sacra.”
Sulle dimissioni di Massimo Bugani, ex vicecapo della sua segreteria particolare a Palazzo Chigi, il ministro è apparso molto sereno, assicurando che l’amicizia e la stima per il collega è rimasta immutata. inoltre lo ringrazia per il contributo alla causa pentastellata dalla nascita del movimento sino ad oggi.
Mentre grande attenzione è stata posta sul taglio del numero dei parlamentari, proposta che verrà presentata in aula il prossimo 9 settembre. Riforma che “nessuno sino ad oggi è riuscito a realizzare” e che permetterebbe due grandi vantaggi per il nostro Paese: un taglio agli sprechi pari a 500 milioni di euro l’anno e leggi meno contorte. Queste ultime provocate dal fato che attualmente alcuni parlamentari fanno a gara a chi presenta più emendamenti con l’intento di riuscire a farli approvare, con meno parlamentari questa pratica verrebbe in parte combattuta
Infine sulla Tav ha ribadito che M5S domani presenterà una mozione contraria all’opera, la posizione rimane immutata. Per Di Maio “sarebbe un regalo da 2,2 miliardi di euro a Macron.” Il movimento sa che il Pd voterà invece a favore della realizzazione, quindi domani i giochi saranno aperti. “Il governo non può fare nulla contro la Tav, mentre il parlamento sì. È una mozione che impegna il parlamento, non vedo cosa centri la tenuta dal governo“, ha concluso il leader pentastellato.
Carlo Saccomando