Luigi Di Maio nel corso di un’intervista rilasciata al Gr1 Rai parla di due temi caldi che negli ultimi stanno focalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica: il Mes e la prescrizione. Il capo politico pentastellato ha le idee chiare sul prosieguo dell’attuale esecutivo e non intende scatenare una crisi che potrebbe compromettere il futuro del governo: “Nonostante le divergenze sul Mes io non ho mai parlato di crisi di governo, semplicemente chiediamo un rinvio per migliorare questo meccanismo.”
L’ex vicepremier fa intendere, senza giri di parole, che non coglierà l’invito dell’ex alleato Matteo Salvini a rompere con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Per me quello che dicono da quella parte non ha alcuna credibilità. Questo governo ha ancora tante cose da fare per gli italiani”. Sul Mes, Di Maio sottolinea: “La cosa incredibile è che noi assistiamo ad una Lega che attacca il fondo Mes quando questo fondo è iniziato proprio con il governo Berlusconi-Lega. Alla faccia dei sovranisti...”.
Per quanto riguarda il tema prescrizione, il ministro degli Esteri insiste sulla strada dell’abolizione: “La nostra riforma dal 1 gennaio diventa legge, su questo non discutiamo. Se il Pd poi vuol votare una legge con Salvini e Berlusconi per far ritornare la prescrizione come era ideata da Berlusconi, sarà un Nazareno 2.0. Ma non credo avverrà“.
In ultimo Di Maio ritorna sull’argomento concessioni autostrdali, sul quale ha le idee chiare in merito alle responsabilità da attribuire ad Aspi: “All’inizio eravamo soli e sembravamo dei pazzi, adesso stanno uscendo carte dai processi che dicono che Autostrade sapeva che il ponte Morandi poteva crollare. Stare vicini ai familiari delle vittime significa togliere le concessioni a questa gente“.
Norbert Ciuccariello