Continua lo scontro nella maggioranza sulla delega fiscale
La Lega chiede un incontro con il governo e con la presidenza della Repubblica sulla delega fiscale. Salvini martedì dovrebbe vedere il presidente del Consiglio. E’ quanto è emerso da una riunione che il segretario leghista ha tenuto con i responsabili economici del partito.
“C’è la guerra, c’è la pandemia. Ipotizzare nuove tasse tasse è assolutamente impensabile“. Lo afferma il leader della Lega. “Nel provvedimento fiscale c’è scritto che si ipotizza un aumento delle tasse sui bot, sui titoli di stato, sulla cedolare secca sugli affitti. Mi fa piacere – prosegue Salvini – che Draghi a parole dica che non vuole aumentare le tasse, ma il centro destra non può votare un documento dove c’è scritto che potrebbero aumentare“. Sulla delega fiscale, in discussione in Commissione finanze alla Camera, due sere fa si è sfiorata la rissa. L’esame è stato interrotto dopo i contrasti nella maggioranza.
Palazzo Chigi ribadisce che “Il Governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse. Il presidente Draghi ha dichiarato più volte questo impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici con il mondo imprenditoriale e industriale, ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza“. Oltre al catasto, passato per un solo voto dopo la spaccatura della maggioranza, il centro destra teme aumenti di imposte sugli affitti e sulle rendite finanziarie.
Anche il Partito democratico ribadisce che nei provvedimenti contenuti nella delega fiscale non è previsto alcun aumento delle tasse, “Come la Lega e gli altri partiti del centro destra sanno bene“, attacca la capogruppo alla Camera Deborah Serracchiani. “E’ inaccettabile che, per nascondere le loro divisioni interne in vista delle amministrative, mettano a rischio il governo“.
Intanto Matteo Salvini si trova a Palermo per l’udienza del processo Open Arms, nell’aula bunker del carcere dell’Ucciardone. Il segretario della Lega è accusato di sequestro di persona per aver impedito per alcuni giorni lo sbarco dei migranti a bordo della nave dell’ong spagnola nell’agosto del 2019.