Vi è grandissima attesa sull’ex decreto ristori oggi denominato sostegno che, sperano imprenditori e collaboratori con e senza P.I, arrivi entro sera e faccia luce sui meccanismi che il Governo intende usare per alleviare le sorti, con bonus ed indennizzi, di quanti si sono visti chiudere la propria attività a causa delle misure per il contenimento del virus e sono a fatturato zero o comunque molto ridotto da mesi ormai.
Dalle ultime indiscrezioni emerse da fonti di Governo, pare che stia cambiando il meccanismo dei ristori per le imprese, che dovrebbe prevedere 5 fasce di indennizzi. All’interno del decreto, che l’esecutivo Draghi si appresta a varare, anche lumi su cartelle esattoriali, proroga blocco licenziamenti e cassa integrazione, rifinanziamento reddito di cittadinanza e altro ancora. I dettagli al 19 marzo.
L’indennizzo a fondo perduto per le aziende fino a 10 milioni di fatturato verrà parametrato sulla media della perdita mensile registrata nel confronto tra gli anni 2020 e 2019, e l’indennizzo darà per fasce dal 60 al 20% a seconda della dimensione dell’impresa.
In sintesi questo quanto Daniele Franco, Ministro dell’economia, ha presentato ai partiti e che parrebbe avere avuto il via libera rispetto alle precedenti bozze:
Tale meccanismo essendo proporzionale dovrebbe garantire ristori sufficienti ed una boccata di ossigeno a ristoratori, imprese, e proprietari di palestre che sono ormai al collasso, non solo per le chiusure, ma anche per l’assenza di sostegni da troppi mesi ormai. Giacché fornitori e spese vive continuano ad essere da pagare, con le difficoltà più che ovvie per le categorie in difficoltà, che hanno ormai eroso gran parte dei loro risparmi per potersi ‘barcamenare’ in questi difficili mesi.
Per accedere agli indennizzi, bisogna dimostrare, se il tutto verrà confermato in serata all’interno del decreto sostegni, di aver avuto una perdita di almeno il 30% del fatturato rispetto all’anno precedente, un pochino di meno se si considera che la soglia per poter accedere ai precedenti ristori era stata quella del 33%.
Le imprese che rientreranno tra i destinatari dei ristori potranno decidere di ottenere gli indennizzi attraverso bonifico o credito d’imposta.
Gli aiuti, ed in questo caso pensiamo ai tanti collaboratori di queste realtà duramente compromesse, a casa da mesi, saranno, stando alle fonti di Governo, da un minimo 1000 euro per le persone fisiche, che salgono a 2000 per le persone giuridiche, fino ad un massimo di 150mila euro.
Il decreto probabilmente sta ritardando anche a causa degli altri nodi da sciogliere al suo interno, pare che un punto critico resti la ‘sanatoria fiscale’. Stando all’ultima bozza che Adnkronos avrebbe visionato, pare che la rimodulazione della notifica delle cartelle esattoriali interesserebbe anche le persone fisiche e potrebbe essere stesa nell’arco di 2 anni. Meno chiare le soluzioni circa il saldo e stralcio del magazzino dei debiti inesigibili ,anche se la direzione, stando sempre all’ultima bozza diffusa, parrebbe quella di cancellare le cartelle antecedenti l’anno 2015 e con importi inferiori a 5mila euro.
Dubbi restano anche sulla cassa integrazione Covid, in quanto da un lato pare che la stessa potrebbe, o forse in molti lo chiedono, essere estesa fino alla fine dell’anno, ma l’orientamento che parrebbe già stato confermato da alcuni esponenti politici, negli ultimi giorni, andrebbe nella direzione di un rinvio solo fino a giugno e al massimo fino ad ottobre unicamente per chi non ha ammortizzatori ordinari. Il decreto stanzia poi 400 milioni per il fondo occupazione.
Tra le altre voci di spesa, leggiamo su Repubblica: “sarebbero destinati anche si destinano 170 milioni ad un fondo per il trasporto aereo; 1,5 mld per i lavoratori stagionali, con un’indennità pari a 2.400 euro forfettari”
E ancora: “Viene inoltre rifinanziato il Reddito di cittadinanza con 1 miliardi in più dovuto ad un ampliamento della platea. Viene estesa anche la platea del Reddito di emergenza inserendo 1/12 dell’affitto pagato nel limite per cui lo si recepisce per 3 mesi. Possibile la stessa disposizione anche per chi è in scadenza Naspi. Infine si profila la proroga a fine anno del contratto dei navigator previsti dall’Agenzia per le politiche attive del Lavoro, Anpal”
Insomma sono tantissime le tematiche calde all’interno del decreto sostegni, probabilmente quella più sentita è la parte concernente i ristori per le categorie in ginocchio, ma moltissimi attendono anche di comprendere news certe su pace fiscale e cassa integrazione.
Il covid19 ha avuto un impatto, e continua ad averlo, devastante non solo dal punto di vista della salute, ma anche dal punto di vista lavorativo ed economico.
Speriamo dunque in serata si definisca il tutto e non vi siano più ulteriori rinvii. Vi terremo certamente aggiornati.