I nuovi fondi Ue servono per le tank, artiglieria e munizioni. Lavrov: "La Ue sta diventando aggressiva"
Dalla Ue arriva la quarta tranche di aiuti militari all’Ucraina. Si tratta di 500 milioni di euro, che porta il totale a 2 miliardi. Lo annuncia l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Josef Borrell alla ministeriale Esteri del G7 in Germania. “Quando diciamo che l’Ucraina combatte per noi, questa non è una frase vuota“, scrive.
Borrell spiega anche la destinazione di questi fondi. “Tank, munizioni, blindati, artiglieria pesante, tutto quello che serve per combattere questa guerra“. Il responsabile della politica estera di Bruxelles ribadisce il messaggio che si attende dal G7 “Più sostegno all’Ucraina, incluso quello militare“. Borrell parla anche dell’embargo al petrolio russo, sul quale, dice, “Troveremo un accordo“.
When we say Ukraine is fighting for us, this is not an empty phrase.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) May 13, 2022
To words, action follows: I am proposing to Member States the 4th tranche of €500 million of the European Peace Facility, to provide further support to Ukrainian defence.@G7https://t.co/GL0HtAi8A0 pic.twitter.com/foE6j0g4Ex
Ancora più esplicita la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, che ribadisce, “Dobbiamo continuare a fornire armi all’Ucraina“. Da lei toni particolarmente duri. “Putin si sta umiliando davanti al mondo. Dobbiamo assicurarci che affronti una sconfitta in Ucraina che gli neghi qualsiasi beneficio e che, in ultima analisi, limiti ulteriori aggressioni“.
“La Ue si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Quanto al possibile ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, Lavrov ha commentato: “E’ una questione tra Kiev e l’Ue. Però ci sono forti dubbi sul fatto che questo desiderio da parte di Kiev sia innocuo“.
Sul piano militare, l’esercito russo si ritira da Kharkhiv, la seconda città dell’Ucraina. Si tratta della peggiore battuta d’arresto delle truppe di Mosca dopo il dietrofront da Kiev. Lo scrive il New York Times. L’Ucraina sostiene poi di aver colpito un’altra nave russa nel mar Nero, vicino all’isola dei Serpenti, al largo di Odessa.
Nel suo aggiornamento quotidiano sull’andamento della guerra, l’intelligence britannica si concentra sul Dombas e sulle difficoltà che stanno incontrando le truppe russe. In particolare, le manovre estremamente rischiose che i comandi russi stanno portando avanti dimostrano la “pressione sotto cui si trovano i comandi russi“. “Le forze russe non sono riuscite a fare nessun significativo avanzamento nell’est dell’Ucraina, nonostante il concentramento delle forze nell’area” dopo il ritiro da altri teatri di guerra.