• 23 Novembre 2024
  • PIANETA ANIMALI

Dalla Spagna all’Italia, come adottare gli splendidi levrieri Galgos

CUNEO. Si chiama Galgo Libre Onlus ed è l’associazione, con la sede italiana a Bra, in provincia di Cuneo, che si occupa di recupero, cura e adozione dei levrieri spagnoli: i Galgos. Questa associazione è particolarmente presente nella Regione della Andalusia (Spagna), la zona più esposta al problema di uccisioni, abbandoni e soppressioni per quanto riguarda l’ambito dei levrieri utilizzati per la caccia. E, nello specifico, la loro attività viene svolta in prima persona sul territorio delle provincie di Cadice, Malaga e Siviglia.

All’attività di recupero e cura segue l’adozione di questi cani presso le famiglie italiane. Da sette anni a questa parte si svolge un’attività di volontariato italiano in aiuto dei cani in Andalusia: si tratta di gruppi di volontari, appunto italiani, che si recano assieme al responsabile nei luoghi critici per recuperare i cani e svolgere alcuni lavori nei rifugi protetti dove questi vengono ricoverati.

L’Andalusia sembra essere la Regione che conta la maggior presenza di Galgos ed è il luogo in cui si svolgono il maggior numero di attività di campionato di caccia a vista alla lepre e, di conseguenza, si contano il maggior numero di abbandoni e uccisioni. I cani vaganti sembra che vengano recuperati dal Servizio Sanitario Nazionale e sistemati nei canili municipali: le perreras. E che successivamente vengano soppressi – sono 500 i canili comunali dove i cani vengono soppressi – al termine di un periodo di permanenza che varia dai 10 ad un massimo di 31 giorni (in base al regolamento comunale e dal numero di cani presenti nella perrera).

I Galgos svolgono un’attività venatoria competitiva organizzata in campionati ufficiali dal mese di ottobre a quello di gennaio ed un numero senz’altro incalcolabile di corse (carreras) viene svolta anche in modo illegale. Questi cani vengono allenati su dei tapis roulant, o su giostre, o a gruppi di 2-6 cani che vengono condotti con mezzi meccanici; sono vietate le automobili (seppur sembra non venga rispettato il veto), ma sono ammessi i mezzi come i quad ed i ciclomotori. Mentre, durante la stagione non venatoria i Galgos corrono i campionati alla lepre meccanica: competizioni su piste rettilinee nei campi a batterie di 6, per una lunghezza di 500, 800 e 1500 metri, in cui viene utilizzata come esca una finta lepre.

A considerazione del fatto che il 28 gennaio termina la stagione di caccia, il mese di febbraio risulta quindi il mese, cosiddetto, “della paura” per i Galgos. Inoltre, cominciando da novembre avvengono il maggior numero di abbandoni e di soppressioni, modalità che proseguono per tutto l’anno. Secondo le cifre, si contano all’anno 60 mila Galgos soppressi legalmente nelle perreras; non si è invece a conoscenza di quanti di questi cani muoiano abbandonati o per mano dei propri detentori.

Presso la Federazione Spagnola Galgos sono ufficialmente iscritti 300 mila galgueros (detentori di galgos) e ne sono stimati altri 300 mila che svolgono tale attività. La vita media di un Galgos, in condizioni di rispetto, è fra i 13 ed i 15 anni, mentre quelli che vengono abbandonati ed uccisi hanno un’età media che va dai 10 mesi ai 3 anni. Per quanto riguarda invece le femmine, vengono utilizzate come fattrici e spesso sono forzate (mediante somministrazioni di ormoni) a figliare anche tre volte l’anno; mediamente le cucciolate sono composte da 8-12 cuccioli. In media un galguero possiede dai 4 ai 20 esemplari.

L‘attività di cura e recupero della Galgo Libre non riceve alcun tipo di sovvenzione, si autofinanzia attraverso una raccolta fondi tramite eventi o libere donazioni.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.galgolibre.org oppure scrivere via mail all’indirizzo galgolibre@gmail.com. Inoltre è possibile visitare le pagine https://www.facebook.com/settorelevrieri/ e https://www.instagram.com/galgolibre/.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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