Come avvenuto poche altre volte nella storia, negli ultimi decenni si è consumata davanti ai nostri occhi una rivoluzione che in pochissimo tempo ha cambiato le nostre vite, esigenze e abitudini. Il merito di questi cambiamenti è attribuibile all’affermazione di internet e del digitale che ormai condizionano ogni aspetto della società.
Oggi andremo a scoprire quali sono i comparti commerciali che hanno risentito più favorevolmente dell’avvento di internet nel tentativo di comprendere quali sono i segreti di un tale successo.
Tra i settori commerciali cresciuti maggiormente negli ultimi anni c’è lo streaming che, dopo essersi diffuso come mezzo per la trasmissione di serie televisive e film, oggi si è esteso a ogni ambito dell’intrattenimento.
Dopo anni di dominio del satellitare e del digitale, oggi lo streaming viene utilizzato anche per la riproduzione di eventi sportivi come il calcio, con l’emittente Dazn che è riuscita a ritagliarsi una fetta di mercato sempre più grande e oggi detiene l’esclusiva di tutte le gare del campionato di Serie A.
Anche la Champions League ha iniziato a sperimentare lo streaming con grande successo, e il merito è di Amazon Prime Video che in Italia ha fornito un servizio di altissima qualità: l’azienda di Jeff Bezos è in continua crescita anche da questo punto di vista e si è ufficialmente candidata per acquisire i diritti del calcio italiano. Tant’è che la stessa emittente britannica Sky sta seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di abbandonare il satellitare per affidarsi nei prossimi anni solo ed esclusivamente allo streaming.
Andando poi al mondo del gioco online, non possiamo non soffermarci sul fenomeno Twitch, con l’azienda con sede a San Francisco che da cinque anni vede aumentare a dismisura il numero di utenti e di ore di riproduzione sulla propria piattaforma. A risentire favorevolmente dell’esplosione del fenomeno dello streaming sono stati anche i casino online, ovvero quei portali su cui è possibile intrattenersi con i classici giochi da casinò come la roulette, il blackjack e le slot facendolo, però, da casa da PC o da device mobili. Sono sempre di più, infatti, i portali di gioco che offrono ai propri utenti la possibilità di giocare in sessioni di live streaming con croupier in carne e ossa.
Sempre grazie a internet c’è poi un altro fenomeno che negli ultimi cinque anni è esploso. Stiamo parlando degli e-commerce, ovvero di tutti quei portali di vendita di beni e servizi online che consentono ai consumatori di acquistare ciò che vogliono direttamente da casa.
A cambiare per sempre il mondo del commercio sono state le grandi multinazionali come Zalando e Amazon che si sono ritagliati un’enorme fetta di mercato grazie all’intuitività dei propri portali, ai tempi di consegna e all’enorme offerta di prodotti.
Oggi, però, gli e-commerce non sono più considerati un sistema di vendita ad appannaggio solo di grandi aziende, ma sono sempre di più le piccole e medie imprese che hanno messo in piedi il proprio e-commerce. I motivi di questa scelta sono molteplici, ma a tal fine basti pensare che solo in campo agroalimentare gli e-commerce vedono crescere il proprio giro d’affari di circa il 30% su base annua.
I portali di vendita online, poi, hanno impattato in maniera significativa anche sulla filiera produttiva e di distribuzione, cambiando equilibri che esistevano da decenni: sempre più i consumatori decidono di acquistare direttamente dal produttore e ciò, da un lato, ha fatto sì che il consumatore sia più consapevole mentre, dall’altro, ha consentito ai piccoli produttori di aumentare significativamente i propri profitti grazie all’instaurazione di un rapporto one to one.
Gli e-commerce ormai rappresentano il principale canale di vendita di beni e servizi e la sensazione è che nei prossimi anni andranno a soppiantare quasi del tutto i negozi fisici. I dati, sul punto, sono inequivocabili e ci raccontano di un mercato che solo nel 2022 ha fatto registrare una crescita annua in Italia superiore al 20%, andando a generare un giro d’affari che nel complesso si avvicina ai 50 miliardi di euro.